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Elezioni: seggi aperti in Sicilia in 128 Comuni, Catania “test nazionale”

L’elettore - sia per il Consiglio comunale che per quello circoscrizionale - può esprimere una o due preferenze nella stessa lista, ma di genere diverso. Il voto espresso per una lista si estende al candidato sindaco a essa collegato e non viceversa

Di Redazione |

Urne aperte dalle 7 di stamane in 128 Comuni siciliani in cui si vota per eleggere i sindaci e per rinnovare i consigli comunali. I seggi saranno aperti fino alle 23; domani riapriranno alle 7 per chiudere alle 15; subito dopo comincerà lo spoglio.

La popolazione coinvolta è di 1.387.169 abitanti, di cui 301.104 anche per le elezioni dei sei Consigli circoscrizionali e dei rispettivi presidenti a Catania, vero e proprio “test nazionale” tanto che negli giorni ha visto sfilare i big della politica per tirare la volata ai candidati in una combattuta campagna elettorale.

Oltre a Catania sono altri tre i capoluoghi di provincia chiamati alle urne: , Ragusa, Trapani e Siracusa. In Sicilia la soglia da superare per essere eletti al primo turno è del 40% dei voti espressi. In 113 centri (fino a 15 mila abitanti) si voterà con il sistema maggioritario, in quindici Comuni (nei quali l’eventuale ballottaggio si terrà l’11 e 12 giugno) con quello proporzionale.

Una o due preferenze

L’elettore – sia per il Consiglio comunale che per quello circoscrizionale – può esprimere una o due preferenze nella stessa lista, ma di genere diverso. Il voto espresso per una lista si estende al candidato sindaco a essa collegato e non viceversa: il cosiddetto «effetto trascinamento». Prevista anche la possibilità del «voto disgiunto», che rende libero l’elettore di votare separatamente per un candidato sindaco e per una lista a questo non collegata.

Sul sito istituzionale della Regione (www.elezioni.regione.sicilia.it) saranno pubblicate tre rilevazioni (domenica alle 12.30, 19.30 e 23.30 e lunedì alle 15.30) sull’affluenza degli elettori alle urne, con il raffronto dei dati rispetto alle ultime elezioni amministrative dei Comuni interessati. Lo spoglio inizierà lunedì pomeriggio, subito dopo la chiusura delle operazioni di voto. I dati provvisori, man mano che verranno trasmessi dalle prefetture territorialmente competenti al dipartimento regionale delle Autonomie locali, saranno immessi sul sistema Idec (realizzato con la collaborazione dell’assessorato dell’Economia e della società Sicilia digitale), elaborati dal programma e pubblicati in tempo reale sul portale della Regione Siciliana (elezioni.regione.sicilia.it).

Tra i 128 Comuni chiamati alle urne ci sono quattro capoluoghi di provincia: Catania, Ragusa, Siracusa e Trapani. Oltre ad altri 11 grossi centri: Licata, Aci Sant’Antonio, Acireale, Belpasso, Biancavilla, Gravina di Catania, Mascalucia, Piazza Armerina, Comiso, Modica, Carlentini. Cinque i Comuni attualmente commissariati: Catania, Aidone (En), Trabia (Pa), Modica (Rg) e Priolo (Sr). Al voto anche Barrafranca (En), che nell’aprile del 2021 è stato sciolto per mafia.

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