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I risultati nei 128 Comuni al voto: ecco tutti i sindaci eletti in Sicilia

Il centrodestra trionfa a Catania, a Ragusa si conferma Cassì, a Trapani Tranchida sul filo dell'elezione mentre potrebbe decidersi al ballottaggio la sfida di Siracusa

Di Redazione |

Alle 15 di ieri si sono chiusi i seggi nel 128 Comuni siciliani al voto per le elezioni del sindaco e il rinnovo dei Consigli comunali. Sono quattro i capoluoghi di provincia chiamati alle urne: Catania, Ragusa, Trapani e Siracusa. In Sicilia la soglia da superare per essere eletti al primo turno è del 40% dei voti espressi. In 113 centri (fino a 15 mila abitanti) si è votato con il sistema maggioritario, in quindici Comuni (nei quali l’eventuale ballottaggio si terrà l’11 e 12 giugno) con quello proporzionale.

I dati sull’affluenza, a Ragusa ha votato il 56,03% degli elettori

E’ Ragusa il capoluogo di provincia in Sicilia con l’affluenza più alta per le comunali. Ha votato il 56,03 per cento. A seguire Siracusa con il 55,02 per cento, Trapani con il 54,75 per cento e ultimo Catania con il 52,65 per cento degli elettori al voto. È di oltre il 56,39 per cento il dato definitivo dell’affluenza alle urne nei 128 Comuni siciliani interessati dalle elezioni amministrative del 28 e 29 maggio. Complessivamente hanno votato 756.144 cittadini su 1.340.983 aventi diritto.

Catania incorona Trantino, crolla la sinistra

Il centrodestra conquista il comune di Catania, con Enrico Trantino avanti negli exit poll con una forbice compresa tra il 56% e il 60%. Secondo posto per il candidato del centrosinistra Maurizio Caserta con una forbice tra il 27,5% e il 31,5%. L’affluenza alle urne in leggero in calo, dello 0.48%, alle Comunali a Catania. Secondo il sito del Comune, nei 336 seggi elettorali allestiti in città, sono andati a votare 137.484 elettori su 261.109 aventi diritto pari al 52,65%, contro il 53,13% delle amministrative del 2018. Maggiore l’affluenza tra gli uomini (53,77%) rispetto alle donne (51,66%).

Siracusa, ballottaggio tra Messina e Italia

Si deciderà al ballottaggio, invece, la sfida di Siracusa con il candidato del centrodestra Ferdinando Messina (31,5%) avanti seguito dal centrosinistra con Francesco Italia (26%).

A Trapani Tranchida riconfermato

A Trapani è ormai certa la riconferma del sindaco uscente Giacomo Tranchida. Quando mancano ormai pochi seggi da scrutinare il candidato del centrosinistra ha infatti il 42,2% delle preferenze, superando il quorum del 40% necessario per l’elezione al primo turno, mentre il candidato del centrodestra Maurizio Miceli è fermo al 37,3%. Tranchida è appoggiato da dieci liste civiche, alcune con candidati di Pd e Lega, partiti che hanno rinunciato al proprio simbolo perché spaccati al proprio interno. Un caso che potrebbe avere adesso conseguenze sul governo Schifani, con l’assessore leghista Mimmo Turano che non è riuscito a convincere molti dei suoi ad appoggiare Maurizio Miceli, esponente di FdI e candidato del resto del centrodestra, che si aggira intorno al 30% delle preferenze. Al momento Tranchida ha il 42.23% delle preferenze rispetto al candidato del centrodestra Maurizio Miceli fermo al 37.34%. In Sicilia per essere eletti al primo turno è sufficiente superare il quorum del 40%.

A Ragusa un plebiscito per l’uscente Cassì

A Ragusa, invece, si conferma il sindaco uscente Giuseppe Cassì – candidato di cinque liste civiche. Gli exit poll lo danno tra il 59% e il 63%, che si mette alle spalle Riccardo Schininà (Pd) intorno al 19%, Giovanni Cultrera (centrodestra) col 12% e Sergio Firrinceli (M5s) con il 9% circa.

I sindaci eletti nei comuni della provincia di Catania

Nel Catanese, ballottaggio ad Aci Sant’Antonio tra Quintino Rocca e Giuseppe Santamaria, entrambi assessori dell’amministrazione uscente. Quintino Rocca, 34 anni, e Giuseppe Santamaria, 47 anni, entrambi assessori in carica dell’Amministrazione uscente, si sfideranno al ballottaggio dell’11 e 12 giugno per contendersi la poltrona di sindaco di Aci Sant’Antonio. Al termine di un ‘testa a testa’ avvincente, i due candidati si sono guadagnati questa “coda” elettorale, staccando nettamente gli altri tre contendenti: Antonio Di Stefano, Antonio Scuderi e Giuseppe Finocchiaro. Quintino Rocca, candidato del centrosinistra con le liste Cittàttiva, Aci Sant’Antonio 2030, Avanti Così Aci S. Antonio, Aci Sant’Antonio Domani, si è attestato al 33,09% con 3.308 preferenze, precedendo Giuseppe Santamaria, sostenuto da Forza Italia, Uniti per Aci Sant’Antonio, Aci Sant’Antonio Avanti Santamaria Sindaco, Democrazia Cristiana, I Centristi, che ha raggiunto il 30,13% (3012). A seguire: Antonio Scuderi, giunto al 16,15% (1.614), Antonio Di Stefano, col 15,28% (1527) e Giuseppe Finocchiaro, col 5,35% (535).

A Piedimonte etneo Ignazio Puglisi entra nella storia. L’attuale sindaco conquista il terzo mandato con oltre il 54 percento dei consensi, un distacco netto, superiore ai dieci punti percentuali, dallo sfidante Giuseppe Pidoto, già sindaco fino al 2013 quando dovette lasciare spazio proprio a Puglisi. A Camporotondo la spunta Filippo Rapisarda. Massimiliano Giammusso si conferma sindaco a Gravina di Catania sbaragliando i due sfidanti con percentuali bulgare; a Mascalucia vince il sindaco uscente Enzo Magra, nel piccolo Comune di Sant’Alfio vince Alfio La Spina con quasi il 90% dei voti. Il docente ha battuto Alfio Caltabiano. A Mineo fa il bis Giuseppe Mistretta, lo sfidante Paolo Ragusa secondo con il 35% dei consensi. Con almeno il 56 per cento circa di preferenze, su oltre tremila votanti, Giuseppe Mistretta, sindaco uscente, festeggiato in piazza Buglio dai suoi elettori, è stato confermato primo cittadino di Mineo.

Si chiude con una sonora vittoria la tornata amministrativa. Tre comitati elettorali tutti vicini solo come ubicazione, ma due di questi distanti come idee, quelle di Giuseppe Mistretta (lista Insieme per la città) e Paolo Ragusa (Patto per la città), attestatosi come principale competitor, fermatosi al 35 per cento circa. La partita, in linea di massima, l’hanno giocato loro due, in quanto, il terzo candidato, Giovanni Amato, sostenuto dalla lista civica “Mineo, futura comunità concreta”, non ha raggiunto il 10 per cento.Il trionfo di Mistretta era però nell’aria sin dalle prime schede scrutinate, ma legittimamente contenuto sino all’urlo finale dei suoi elettori. Nelle operazioni di spoglio le schede scrutinate nei 9 seggi ripetevano con maggiore frequenza il nome di Mistretta. Nervi tesi e cronisti off limits nel comitato elettorale dello sconfitto, Paolo Ragusa, che, nonostante la disfatta, è stato ugualmente incoraggiato e apprezzato dai suoi elettori per l’impegno profuso e guadagna automaticamente la sua elezione a consigliere. Ragusa si è congratulato con Mistretta. I carabinieri della locale stazione, che presidiavano la piazza, hanno contenuto, soffocandole sul nascere, alcune diatribe e divergenze di idee tra gli elettori. I militari hanno insomma garantito con professionalità l’ordine pubblico. Paolo Ragusa, interpellato, non ha voluto commentare l’esito del voto. Anche il terzo sfidante, Giovanni Amato, si è congratulato con il vincente Mistretta.Festa grande, comunque, in piazza Buglio dove il sindaco riconfermato non ha nascosto l’emozione. «E’ la vittoria del mio paese – ha commentato a caldo Mistretta – che ha scelto il buon governo. Cinque anni di duro lavoro ci hanno ripagato. Dedico questa vittoria alla storia politica di una vita, agli uomini che lavorano per il bene della comunità e non per loro stessi. La dedico a coloro che non ci sono più e a quanti hanno costruito la grande storia e la cultura di Mineo».

Riconferma anche a Castel di Judica con Ruggero Strano, mentre a San Cono si volta pagina: l’uscente Barbera cade per una manciata di voti e vince Nuccio Calaciura, commercialista, 55 anni, sposato e padre di tre figli. A Santa Venerina il nuovo primo cittadino è Santo Raciti ha mantenuto un vantaggio, anche se altalenante, durante tutto il pomeriggio: la sfida con la contendente Sandra Patanè è stata combattuta sino all’ultimo voto. A Maletto si prende la rivincita a distanza di 5 anni Giuseppe Capizzi, 35 anni, imprenditore, che 5 anni fa era stato battuto dal sindaco uscente Pippo De Luca giunto secondo in questa tornata elettorale. Una sfida decisa da circa 200 voti di vantaggio guadagnati proprio dal candidato sindaco che ha riportato molti più voti rispetto alla sua lista. Solo terzo Antonio Mazzeo, nonostante un incremento di preferenze rispetto a 5 anni fa di oltre 200 voti.

A San Gregorio vittoria al primo turno per Sebastiano, Seby, Sgroi nel segno della continuità: un moderato da vice di Carmelo Corsaro a primo cittadino. Ha avuto un vero plebiscito, raggiungendo il 74,38% delle preferenze staccando nettamente la rivale, Eleonora Suizzo, classe 1976, sangregorese d’adozione, imprenditrice, mamma, ex amministratrice locale, alla guida della lista “Progetto civico per San Gregorio” che si è fermata al 25,62% dei voti. Per la sua lista scattano quindi 4 seggi oltre il suo.Con un’affluenza del 55,25%, 5.497 sono stati i votanti che si sono recati alle urne, la maggior parte dei quali ha premiato Seby Sgroi, 49 anni, libero professionista, sposato e padre di due figli, di espressione politica moderata e cattolico, a conferma pure del buon lavoro che il nuovo primo cittadino ha fatto negli ultimi 15 anni.

Inizia nel 2008 come presidente della Pro loco. Avvia diverse iniziative ludiche, culturali, artistiche e sociali, ponendo le basi per quello che sarebbe stato il nucleo fondante della futura carriera politica. Nel 2013 viene eletto consigliere con Carmelo Corsaro sindaco e successivamente nominato assessore alle Politiche sociali e giovanili. Nel secondo mandato di Corsaro è “promosso” vicesindaco.Dopo i festeggiamenti in piazza, Sgroi ha commentato: «Questo è il coronamento di un percorso svolto sempre con rispetto, fiducia, progettualità e trasparenza e che continuerò a fare insieme alla nuova amministrazione che sarà formata da nuove persone e da chi ha già esperienza, e si lavorerà uniti per il bene del paese. Coerentemente con il mio percorso politico, il mio pensiero va oggi ai giovani, alle famiglie, all’assistenza per chi ha bisogno e all’inclusione, insomma, al futuro dei nostri cittadini», ha concluso. Gli assessori designati alla presentazione del programma elettorale, ricordiamo, sono Giusi Lo Bianco e Roberto Pedalino.Così Eleonora Suizzo commenta la sconfitta: «Considerando che eravamo soli, siamo partiti tardi, nonostante tutte le buone intenzioni di voler cambiare registro amministrativo, siamo comunque soddisfatti perché abbiamo raggiunto un buon risultato che ci consentirà di lavorare in Consiglio comunale vigilando sull’operato della nuova amministrazione, portando al contempo le nostre idee e i nostri progetti».

A Viagrande Salvo Faro, 54 anni, ingegnere, funzionario del Comune di Belpasso e titolare ad interim (sino allo scorso 31 marzo) dell’ufficio tecnico locale, è stato eletto sindaco, con 2990 voti, pilotando la lista “Avrò cura di testa”. La lista che lo sosteneva era composta dal sindaco uscente Francesco Leonardi, dal vice Mauro Licciardello e dal nucleo centrale della vecchia maggioranza. Mancavano i dati della quarta sezione. All’opposizione, va la lista collegata al candidato sindaco Piero Coco (voti 737) al quale andranno quattro seggi.Non ottengono seggi la lista Impegno per Viagrande collegata al candidato sindaco Oscar Licciardello (635 voti), e la lista collegata al candidato sindaco Rosario Vinciullo (204).Il neo eletto sindaco Salvo Faro continuerà il lavoro dell’Amministrazione uscente (Francesco Leonardi entrerà in giunta nel ruolo di vicesindaco). Appena il numero di schede scrutinate ha decretato la vittoria aritmetica della lista di Salvo Faro, è esplosa la tradizionale santabarbara dell’entusiasmo.

A Valverde Domenico Caggegi (Valverde nel cuore) vince al fotofinish e diventa sindaco. Trentuno voti in più rispetto al sindaco uscente Angelo Spina (Per Valverde) in corsa per il secondo mandato consecutivo che si è fermato a 1.816 consensi, contro i 1.847 del vincitore. Una vittoria per certi versi clamorosa quella di Caggegi su Spina, visto che fino a un anno fa era il vice di quest’ultimo.

Si profila ad Acireale il ballottaggio tra Roberto Barbagallo (Civico) e Nino Garozzo (Centrodestra). A Belpasso dopo cinque anni d’assenza torna sindaco Carlo Caputo. (ex presidente del parco dell’Etna). A Biancavilla si conferma sindaco Antonio Bonanno, mentre a Riposto vince Davide Vasta superando la sfidante Claudia D’aita. Con un gesto di grande fair play Claudia D’Aita, prima ancora che si raggiungesse la certezza matematica della sconfitta, si è recata nel comitato elettorale dell’avversario, Davide Vasta, per congratularsi della vittoria. Un abbraccio tra i due è stato l’ultimo atto di una campagna elettorale che negli ultimi tempi era diventata aspra nei toni. Vasta durante tutto lo scrutinio ha mantenuto un 300 voti circa di vantaggio. «Probabilmente – ha commentato a caldo il neo sindaco Davide Vasta tra le urla da stadio dei suoi sostenitori – la mia scelta di tagliare con il passato è stata apprezzata dai ripostesi».«Sono sicura – ha aggiunto Claudia D’Aita – che la città ha scelto bene perché la città sceglie sempre bene e Davide sarà un ottimo sindaco. Penso di aver lavorato bene e quindi non ho molto da recriminare. Credo fosse dovuto congratularsi perché siamo entrambi impegnati a fare bene per la città. Abbiamo un nuovo sindaco auguro buon lavoro a tutti».

«E’ stata una battaglia durissima – ha poi detto Vasta – combattuta per certi versi pesantemente. Ma il bello delle sfide è questo: combattere sino all’ultimo giorno, questo abbiamo fatto e ce l’abbiamo fatta».La prima cosa che il neosindaco pensa di fare è aprire un dialogo con tutti: «Questa – dice Vasta – è la cosa che lamenta la maggior parte dei ripostesi, dipendenti comunali, associazioni di categoria, commercianti. Occorre ascoltare per migliorarsi».A proposito dell’avversaria Vasta commenta: «Ringrazio Claudia per essere venuta in sede prima della fine dello spoglio; è stata una sfida dura, ci conosciamo da una vita, a tratti non ci siamo quasi più salutati, l’importante è che quando finisce la competizione elettorale i rapporti umani tornano come prima».Assessori designati di Vasta sono la consigliera uscente ed ex assessoraNella Casabella, il consigliere uscente ed ex assessore Valerio Cucè, il consigliere uscente ed ex assessore Carmelo D’Urso e l’imprenditore Davide Salvatore Palermo.Tra i primi a congratularsi con il sindaco di Giarre, Leo Cantarella, mentre il presidente del Consiglio comunale di Giarre, Giovanni Barbagallo, ha seguito lo spoglio nella sede elettorale di Vasta.

I sindaci eletti nei comuni della provincia di Agrigento

Angelo Balsamo torna sindaco a Licata dopo 10 anni

L’avvocato Angelo Balsamo, sostenuto dal Centrodestra, riconquista la carica di sindaco di Licata dopo dieci anni, dopo la prima esperienza vissuta nel 2013. Balsamo ha accumulato un netto vantaggio a discapito dei due avversari, avrebbe già il 60% dei voti, molto al di sopra della soglia del 40 per cento previsto dalla norma per essere eletto al primo turno. Alle ore 22,30 i dati raccolti in 15 delle 42 sezioni sono i seguenti: Angelo Balsamo 3.388, per una percentuale del 58,4%, preferenze, Fabio Amato 1.964 e (33,86%) Angelo Iacona 447 per una percentuale pari al 7,08%. Le liste a sostegno del vincitore sono Insieme per Licata, Giorgia Meloni FdI, Noi, Lega Salvini Premier, Forza Licata e Forza Italia, con complessivi 137 candidati alla carica di consigliere comunale.

A Ravanusa eletto sindaco Pitrola

«Pacificazione sociale, senso di comunità, coinvolgimento. E’ necessario per la comunità di Ravanusa sentirsi parte di un progetto. Rivolgo il mio primo pensiero ai tanti giovani, con loro bisogna cominciare a lavorare per far crescere il senso di comunità, ma soprattutto lavorare per quella ferita che ha segnato il nostro paese, pensando di fare un incontro con le famiglie che hanno vissuto questa tragedia, senza intermediazione alcuna. Il senso di comunità lo dobbiamo riprendere proprio da quella ferita». Lo ha detto il neo sindaco di Ravanusa (Ag) Salvatore Pitrola, sostenuto da Partito Democratico, Articolo 1, Movimento Cinque Stelle e dalla Nuova Dc, che ha staccato di circa 500 preferenze Kabiria Loggia, candidata sostenuta dal sindaco uscente Carmelo D’Angelo (Lega). “E’ necessario fare delle verifiche tecniche e delle condizioni statiche, è mio desiderio ridare alle famiglie la loro casa, la dignità e serenità della casa. Questo è il mio più grande auspicio» – ha concluso il neo sindaco in riferimento agli sfollati dalla zona rossa di via Trilussa dove l’11 dicembre del 2021, dopo l’esplosione delle condotte del gas, persero la vita 10 persone.

A Burgio, nell’Agrigentino, è stato eletto sindaco Vincenzo Galifi che ha ottenuto 920 voti pari al 50,66%. Ha superato il suo antagonista, Francisca Matinella, che ha ottenuto 896 voti pari 49,34%. A Calamonaci, nell’Agrigentino, è stato eletto sindaco Pellegrino Spinelli che ha ottenuto 697 voti pari al 83,77%. Ha superato il suo antagonista, Vincenzo Scorsone, che ha ottenuto 135 voti pari 16,23%. Totò Gioacchino Baio è il sindaco di Castrofilippo che ha ottenuto 834 voti pari al 49,44%. Ha superato, Ilenia Dainotto, che ha ottenuto 598 voti pari 35,45% e Antonio Francesco Badalamenti che ha ottenuto 255 voti pari al 15,12%. A Cianciana è stato eletto sindaco Francesco Martorana che ha ottenuto 1.407 voti pari al 63,18%. Ha superato, Rosalinda Reina, che ha ottenuto 820 voti pari 36,82%. Alfonso Provvidenza è stato riconfermato sindaco di Grotte. Sarà lui a guidare il comune per altri cinque anni il Comune avendo sconfitto l’avversario Paolo Pilato. Per il sindaco uscente sono arrivate 2.031 preferenze, mentre Pilato si è fermato a 655 voti. A Joppolo Giancaxio è stato eletto sindaco Domenico Migliara che ha ottenuto 562 voti pari al 69,73%. Ha superato, Paolo Pilato, che ha ottenuto 244 voti pari 30,27%. A Lucca Sicula, nell’Agrigentino, è stato eletto sindaco Salvatore Dazzo che ha ottenuto 729 voti pari al 57,09%. Ha superato, Giuseppe Puccio, che ha ottenuto 548 voti pari 42,91%. A Menfi è stato eletto sindaco Vito Antonio Clemente che ha ottenuto 3.775 voti pari al 50,66%. Ha superato, Giuseppe Ludovico Viviani, che ha ottenuto 3.667 voti pari 49,34%. A Sambuca di Sicilia è stato eletto sindaco Giuseppe Cacioppo che ha ottenuto 1.895 voti pari al 50,97%. Ha superato, Sario Arbisi, che ha ottenuto 1.823 voti pari 49,03%. A San Giovanni Gemini è stato eletto sindaco Dino Zimbardo che ha ottenuto 2.083 voti pari al 41,35%. Ha superato, Giovanni Miceli, che ha ottenuto 1.485 voti pari 29,48% e Rito Comparato che ha ottenuto 1.469 pari al 29,16%. A Sant’Angelo Muxaro è stato eletto sindaco Angelo Tirrito che ha ottenuto 560 voti pari al 59,01%. Ha superato, Alfonso Caci, che ha ottenuto 389 voti pari 40,99%. Tornerà a indossare la fascia tricolore Francesco Cacciatore, sindaco uscente di Santo Stefano Quisquina riconfermato alla guida della propria città. Cacciatore era l’unico candidato in corsa e l’obiettivo era raggiungere il quorum dei votanti necessario in questi casi. Nella cittadina dell’Agrigentino si sono recati alle urne il 59,1% dei votanti, in calo del 7,37% rispetto alle scorse amministrative quando aveva votato il 66,4% degli elettori.

I sindaci eletti nei comuni della provincia di Caltanissetta

A Delia, in provincia di Caltanissetta, è stato eletto sindaco Gianfilippo Bancheri che ha ottenuto 1.651 voti pari al 61,7%. Ha superato, Francesco La Verde, che ha ottenuto 1.025 voti pari 38,3%. Claudio Cipolla, sostenuto dalla lista “Progetto Comune”, è stato riconfermato sindaco di Milena. Il sindaco uscente s’è imposto nettamente nei confronti dello sfidante che, a distanza di 5 anni, era lo stesso, e cioè Alfonso Luciano Innocenzo Giuseppe Cipolla. Il neo sindaco ha infatti preso 1.337 voti, con una percentuale del 74% contro i 468 voti di Alfonso Luciano Innocenzo Giuseppe Cipolla. A Montedoro (Cl) è stato riletto il sindaco Renzo Bufalino che ha ottenuto il 45,6% dei voti. Ha battuto per 51 voti Federico Messana (40,1%). Più staccato Giuseppe Francesco Maria Piccillo che ha ottenuto il 14,2% dei voti. A Riesi, in provincia di Caltanissetta, è stato eletto sindaco Salvatore Emiliano Sardella che ha ottenuto 2.499 voti pari al 40,4%. Ha superato, Rosa Pilato, che ha ottenuto 1.983 voti pari 32,06% e Fulvio Drogo che ha ottenuto 1.703 voti pari al 27,53%.

A Sutera per la prima volta una donna: Giuseppina Catania

Per la prima volta nella storia, Sutera (Cl) elegge primo cittadino una donna, Giuseppina Catania, 57 anni da compiere il prossimo agosto, sposata e madre, con una lunga esperienza lavorativa nel settore delle confederazioni agricole. Schiacciante la sua vittoria. Giuseppina Catania ottiene 556 preferenze, tante quante la sua lista “Insieme si può cambiare”. Il sindaco uscente, Giuseppe Grizzanti si ferma a 339 preferenze.

I sindaci eletti nei comuni della provincia di Enna

A Piazza Armerina una sfida in casa centrodestra per la seconda fase elettorale. Al ballottaggio vanno infatti Nino Cammarata e Massimo Di Seri. A Barrafranca vince Giuseppe Lo Monaco. Ad Aidone il primo sindaco donna della storia della città: Annamaria Raccuglia. A Leonforte Livolsi (Pd) prevale su Calì con uno scarto di appena 24 voti. Vincenzo Giuseppe Baldi in continuità con l’amministrazione precedente vince in nottata a Gagliano. A Cerami mandato bis per Silvestro Chiovetta che supera lo sfidante Luigi Proto. A Catenanuova eletto Antonio Impellizzerri. Ad Assoro riconfermata la fiducia ad Antonio Licciardo battendo PIppo Bertini. A Troina Alfio Giachino, ingegnere, 45 anni, centrosinistra, supera Alfio Linguanti.

I sindaci eletti nei comuni della provincia di Messina

Cateno De Luca sindaco di Taormina con oltre il 60%

Cateno De Luca si appresta a diventare il nuovo sindaco di Taormina (Me). Giunto alle spalle di Renato Schifani alle regionali dell’anno scorso, De Luca, leader di Sud chiama Nord e deputato regionale, naviga sopra il 60% delle preferenze, con un distacco di circa venti punti sul sindaco uscente Mario Bolognari. “I veri taorminesi hanno vinto. E io non li deluderò. Sarò il sindaco di tutti, nessuno escluso!», scrive De Luca sulla propria pagina Facebook. «Avevo messo in preventivo di vincere con il 60%, doppiando Mario Bolognari. Siamo quasi al 65%, un risultato che sta andando oltre le mie aspettative, torno in trincea perché per me i sindaci sono statisti di frontiera nell’attesa di arrivare a fare il sindaco di Sicilia».

A Casalvecchio Siculo, nel Messinese, è stato rieletto il sindaco Marco Antonio Saetti che ha ottenuto 352 voti pari al 71,69%. Nettamente staccato il suo antagonista, Carmelo Palella, che si è fermato al 28,31% con 139 voti. Indosseranno la fascia tricolore i due candidati unici alla carica di sindaco dei comuni di Frazzanò e Mazzarrà Sant’Andrea nel Messinese. A Frazzanò, con il 51,45% degli elettori al voto, Gino Di Pane è di nuovo sindaco. A Mazzarà Sant’Andrea non lascia la poltrona di primo cittadino Carmelo Pietrafitta che supera il quorum con il 56,41% dei votanti. A Fondachelli Fantina è stato rieletto il sindaco Francesco Pettinato che ha ottenuto 356 voti pari al 53,53,69%. Ha superato il suo antagonista, Salvatore Galofaro, che ha ottenuto 309 voti pari al 46,47%.

I sindaci eletti nei comuni della provincia di Palermo

A Cerda, nel Palermitano, è stato eletto sindaco Salvatore Geraci che ha ottenuto 1.917 voti pari al 58,44%. Ha superato il suo antagonista, Carmela Riolo, che ha ottenuto 1.363 voti pari 41,56%. A Baucina è stato eletto sindaco Fortunato Basile che ha ottenuto 846 voti pari al 65,53%. Ha superato il suo antagonista, Antonio Liberto, che ha ottenuto 445 voti pari 34,47%. A Campofiorito, nel Palermitano, è stato eletto sindaco Giuseppe Oddo che ha ottenuto 663 voti pari al 85,99%. Ha superato il suo antagonista, Luigi Gagliano, che ha ottenuto 108 voti pari 14,01%. A Giuliana, nel Palermitano, è stato eletto sindaco Francesco Scarpinato che ha ottenuto 951 voti pari al 77,80%. Ha superato il suo antagonista, Antonio Scaturro, che ha ottenuto 270 voti pari 22,11%. A Lercara Friddi, nel Palermitano, è stato eletto sindaco Luciano Marino che ha ottenuto 2.962 voti pari al 86,43%. Ha superato il suo antagonista, Giuseppe Rizzo, che ha ottenuto 465 voti pari 13,57%. Confermati i sindaci di Alimena, Giuseppe Scrivano, e di Geraci Siculo, Luigi Iuppa. Scrivano, che ha battuto lo sfidante Rosario Musso, è al terzo mandato. Iuppa ha superato Giovanni Vazzana con il 62,5% dei voti. Geraci Siculo è un centro di 1.700 abitanti delle Madonie con una storia legata alla potente famiglia aristocratica dei Ventimiglia, signori del Medioevo. Giuseppe Muffoletto è stato confermato sindaco di Gratteri, un paese di 950 abitanti delle Madonie. Muffoletto, espressione di una lista civica e presidente del consiglio dell’ordine degli avvocati di Termini Imerese, ha ottenuto 316 voti: tre in più dell’altro candidato, Angelo Curcio, sostenuto dal movimento di Cateno De Luca. Con la nuova elezione Muffoletto è al quarto mandato come sindaco del piccolo centro del Palermitano. Nel Palermitano, nel piccolo Comune di Sclafani Bagni (1.700 abitanti) eletto Giuseppe Solazzo. Era l’unico candidato. La legge prevede che per essere valida la votazione è necessario che si rechi alle urne almeno la metà più degli elettori. e che il candidato riceva la maggioranza delle preferenze. Su 351 aventi diritto hanno votato in 244. Girolamo Anzalone è il nuovo sindaco di Ventimiglia di Sicilia, in provincia di Palermo. Il già vice sindaco era l’unico candidato alla poltrona di primo cittadino e l’unico ostacolo all’elezione era il raggiungimento del quorum, superato con il 54,55% degli elettori andati alle urne. Vince la sfida del quorum Leonardo Spera, sindaco ricandidato alla fascia tricolore del Comune di Contessa Entellina, nel Palermitano. La legge prevede che, in caso di unico candidato, per essere eletti debba recarsi alle urne il 50% più uno degli elettori: a Contessa Entellina ha votato il 53,09%.

I sindaci eletti nei comuni della provincia di Ragusa

Acate ha scelto un sindaco nuovo, Gianfranco Fidone, 40enne, avvocato amministrativista, candidato e sorretto dalla lista “Acate punto e a capo”. I 4.839 acatesi hanno gradito lo slogan e lo hanno premiato con il 39% dei consensi, di gran lunga superiori al 32% di Giovanni Caruso, al 23% di Giovanni Di Natale (sindaco uscente), e di Francesco Raffo 4%. A Comiso Maria Rita Schembari batte lo sfidante Salvo Liuzzo 75% a 25%. Una partita senza storia. Sono bastate 3 sezioni scrutinate a Maria Rita Schembari per raggiungere il 70% e ipotecare la seconda sindacatura. A Modica vince Maria Monisteri sostenuta da quattro liste civiche di area centrodestra.

I sindaci eletti nei comuni della provincia di Siracusa

L’eterno Pippo Gianni eletto ancora una volta a Priolo

E’ stato un testa a testa estenuante ma alla fine l’Highlander, l’ultimo immortale della politica, ossia Pippo Gianni ce l’ha fatta, per una manciata di voti, su Alessandro Biamonte, che merita gli onori delle armi. Pippo Gianni si accinge a ritornare, da sindaco, in quel Palazzo di Città che, di recente aveva lasciato per alcune vicende giudiziarie, ma che giovanissimo, lo vide esordire nella politica. Una passione, quella di Pippo Gianni, che gli ha riservato successi ed anche amarezze, come la “cacciata” dall’Ars con una decisione del Cga che lo stesso Gianni aveva definito “vergognosa”. Agli elettori di Priolo aveva chiesto di dargli la possibilità di riprendere la gestione del Comune di Priolo e rilanciarla con le sue enormi potenzialità. Gli elettori l’hanno accontentato.

Carlentini, l’uscente Stefio trionfa con oltre il 70%

Il sindaco uscente di Carlentini Giuseppe Stefio, 57 anni ha trionfato con 6702 preferenze, pari al 71,09% delle preferenze, battendo lo sfidante Giovanni Condorelli che ha ottenuto 2726 preferenze pari al 28,91% dei voti. 

Daniele Nunzio Lentini eletto a Francofonte, Rachele Rocca a Portopalo, vittoria netta per Salvatore Gallo a Palazzolo Acreide, Carbè vince a Buscemi

A Francofonte, nel Siracusano, è stato eletto sindaco Daniele Nunzio Lentini che ha ottenuto 5.965 voti pari all’84,65%. Ha nettamente superato il suo antagonista, Valentina La Rocca, che ha ottenuto 1.082 voti pari 15,35%. Rachele Rocca è stata eletta sindaca di Portopalo, la prima sindaca e anche la più giovane della storia del Comune. Ha vinto al fotofinish per una manciata di voti su Loredana Baldo. Una sfida tutta nell’alveo del centrodestra. Il sindaco uscente di Palazzolo Acreide Salvatore Gallo, con la coalizione “Fare” si riconferma a primo cittadino. Si pensava che sarebbe stata una battaglia incerta e che il vincitore primeggiasse per pochi voti. Invece, la vittoria di Salvatore Gallo è stata netta ed ha quasi doppiato l’avversario Francesco Magro, candidato di “Obiettivo Comune”. I due candidati alla leadership del Comune di Palazzolo già si erano sfidati nella passata legislatura ed il risultato si è ripetuto. A Buscemi, nel Siracusano, è stato eletto sindaco Michele Carbè che ha ottenuto 407 voti pari al 53,13%. Ha superato il suo antagonista, Rossella La Pira, che ha ottenuto 359 voti pari 46,87%. Alessandro Caiazzo, unico candidato, è stato eletto a sindaco a Buccheri per la terza legislatura.

I sindaci eletti nei comuni della provincia di Trapani

A Vita, nel Trapanese, è stato eletto sindaco Giuseppe Riserbato che ha ottenuto 631 voti pari al 53,03%. Ha superato il suo antagonista, Giuseppe Renda, che ha ottenuto 559 voti pari 46,97%. A Partanna, nel Trapanese, è stato eletto sindaco Francesco Li Vigni che ha ottenuto 3.131 voti pari al 52,43%. Ha superato il suo antagonista, Antonino Zinnanti, che ha ottenuto 2.841 voti pari 47,57%. A Custonaci, nel Trapanese, è stato eletto sindaco Fabrizio Fonte che ha ottenuto 2.263 voti pari al 66,85%. Ha superato il suo antagonista, Vincenzo Monteleone, che ha ottenuto 1.122 voti pari 33,15%. E’ Francesco Poma il nuovo sindaco di Buseto Palizzolo, nel Trapanese. Batte per una manciata di voti, appena 25, la sua rivale, Antonella Adragna. A spoglio completato, infatti, ha incassato 925 preferenze (50,69%), si ferma a 900 la sfidante Adragna (49,31%).COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA