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Calunniò l’ex procuratore di Enna, condannato l’ex senatore Mirello Crisafulli

I fatti risalgono al 2015 e riguardano un esposto contro presunti errori che il magistrato avrebbe commesso nell'inchiesta sui corsi di medicina in lungua rumena

Di Redazione |

L’ex senatore Mirello Crisafulli e l'avvocato Augusto Sinagra sono stati condannati dalla Terza sezione Penale del Tribunale di Catania, alla pena di due anni di reclusione, pena sospesa, al pagamento delle spese processuali e al risarcimento dei danni da liquidarsi in separato giudizio, per calunnia ai danni dell’allora procuratore di Enna Calogero Ferrotti.

I fatti risalgono al 2015 quando con un esposto indirizzato alla Procura di Catania, al Csm, al ministero di Giustizia e al procuratore generale della Cassazione, l’avvocato Augusto Sinagra, denunciò presunti errori che l’ex procuratore di Enna, Calogero Ferrotti, poi andato in pensione nel gennaio 2016, avrebbe fatto con il sequestro di un’ala dell’Umberto I di Enna in cui si stavano tenendo, da un mese, le lezioni di lingua romeno propedeutiche ai test d’accesso ai corsi di Medicina. 

I corsi, erano il risultato di un braccio di ferro, di cui si occupò proprio Sinagra, come esperto di diritto europeo, tra il Miur e Fondazione Proserpina dell’ex senatore Mirello Crisafulli che alla fine avevano portato ad Enna l’università Dunarea de Jos di Galati con la Facoltà di Medicina. Ora, per quell'esposto, archiviato lo scorso marzo dal gip di Catania Francesca Cercone su proposta del procuratore aggiunto di Catania Michelangelo Patanè, Sinagra è stato condannato per calunnia insieme a Crisafulli ai danni di Ferrotti. Per il sequestro, non venne mai presentato ricorso al Riesame, determinandone il passaggio in giudicato.

Crisafulli per l'accusa sarebbe il «determinatore» e Sinagra l’«esecutore materiale». L’esposto accusava Ferrotti, oltre che di abuso d’ufficio, di rivelazione di atti coperti da segreto istruttorio per una presunta divulgazione alla stampa del sequestro, di cui, invece, venne data e riportata notizia solo dopo che fu notificato ed eseguito. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA