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Enna, si ferma per allattare la sua piccola: le cade un palo sulla testa

Di William Savoca |

Enna – «Un giorno di festa ha rischiato di trasformarsi in una tragedia e mi chiedo se chi di dovere vigili sulla sicurezza in città». Inizia così il racconto di Michele Nicotra che, insieme a sua moglie, lo scorso sabato ha vissuto momento di paura quando sulla donna è caduto un palo in legno utilizzato nei giorni scorsi per promuovere un’iniziativa.

Il tutto è accaduto sul marciapiede vicino piazza Umberto I, a pochi metri dal teatro, sabato sera quando la famiglia Nicotra, insieme al figlio di cinque mesi, si è recata al centro storico per assistere alla festa dell’uva.

Pensavano a un momento di relax e hanno deciso di sedersi nella piazzetta mentre la donna ha iniziato ad allattare il figlio.

Nella vicina aiuola era invece presente il palo “incriminato” (alto circa 1,70 metri) mosso nel frattempo da un’altra donna, un movimento che ne ha provocato la caduta sulla testa della signora Nicotra rimasta ferita.

Quel palo, spiega il marito, «non era fissato ed era fluttuante. Mi hanno poi detto che era stato utilizzato per una festa che si è svolta nei giorni scorsi. Durante la confusione una signora si è avvicinata a quel palo che è caduto finendo sulla testa di mia moglie» è il racconto dell’uomo che prosegue: «Sulla sommità c’erano tre cartelli, uno di questo con la punta ha ferito mia moglie che abbiamo subito portato in ospedale dove le hanno dato sei punti di sutura e sette giorni di prognosi».

L’uomo ed i presenti hanno chiamato così il vigili urbani «che si sono subito prodigati insieme a diversi cittadini e il personale del 118 che mi sento di ringraziare per la celerità insieme a tutti quelli che ci hanno aiutato. Sono stati momenti di panico ed ancora adesso, a freddo, ripensando a quanto accaduto ho il terrore pensando pure a quello che poteva succedere. E se quel palo avesse colpito anche mio figlio?» è la domanda che continua a ripetersi l’uomo spiegando che «se già ad un’adulta ha provocato quel danno non oso pensare a quale altra conseguenza poteva accadere se fosse stato colpito un bambino o mio figlio» dice rabbioso l’uomo che chiede maggiore attenzione, fa un appello ed una considerazione: «Non si può rischiare che un giorno di festa e di divertimento si trasformi in una tragedia. Non so se la colpa di quel palo abbandonato lì sia colpa di qualche associazione o del Comune, so però che è il Comune a dover vigilare e provvedere affinchè i luoghi vengano messi in sicurezza. Accade questo?» si chiede ancora l’uomo che ringrazia i cittadini presenti che si sono prodigati ad aiutarli.

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