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Enna, Sp51 ancora chiusa per la conta dei danni dell’incendio

Di William Savoca |

ENNA – Resterà ancora chiusa almeno fino a domani, quando ci sarà un nuovo sopralluogo, la Sp 51 “San Calogero” interdetta alla viabilità dopo una nota dei vigili del fuoco in attesa di capire le condizioni delle pendici dopo il vasto incendio di mercoledì 9 agosto. Ieri alla presenza del sindaco Dipietro, degli assessori Ferrari e Colianni, del dirigente dell’Ufficio tecnico Venerando Russo, di Colaleo per la Protezione civile e del geom. Ragonese per il Libero Consorzio comunale di Enna c’è stato un primo sopralluogo che ha permesso di rendersi conto delle condizioni delle pendici.

Da un primo esame pare che la situazione sia più complessa del previsto soprattutto nella parte alta della Sp 51 dove ci sono degli alberi bruciati in una situazione di stabilità precaria. Da qui la decisione di lasciare chiusa al transito la strada provinciale. Il sopralluogo ha però consentito anche di visionare meglio la condizione di alcune rocce che domenica scorsa, su sollecitazione di un residente della zona, ha indotto i vigili del fuoco a chiudere la strada. Sono state evidenziate delle fratture riconducibili al passato ma che sono emerse soltanto adesso dopo che la vegetazione che le nascondeva è andata in cenere.

Qualche problema è stato evidenziato anche su alcune strutture create nel tempo per il ricovero di animali (probabilmente non autorizzate) e percosse dal fuoco. Si tratta di piccole strutture che andranno però abbattute. Restano evacuate invece due abitazioni sempre in attesa di capire se la zona può considerarsi in sicurezza.

Resta però il fatto che tutte le pendici che insistono sulla Sp 51 “San Calogero” vanno controllate e lo si farà domani alla presenza di tutti gli enti preposti che decideranno quali interventi mettere in atto nel breve e medio termine. Per il futuro invece il Comune ha intenzione di lavorare per accedere ad un bando dell’assessorato regionale Territorio ed Ambiente (la cui scadenza è ad ottobre) che permetterebbe di mettere in sicurezza le pendici evitandone i cedimenti. Di certo tutta la vegetazione bruciata non fa bene alla solidità delle pendici. L’accesso ai fondi, vista anche la situazione difficile, potrebbe mettere Enna in una condizione quasi privilegiata ma occorrerà lavorare sul bando coinvolgendo tutte le istituzioni utili alla causa. Nell’immediato invece sarà necessario lavorare a una prima messa in sicurezza che consenta a chi è stato evacuato di rientrare a casa, a chi abita in zona di raggiungere la propria abitazione e agli automobilisti di tornare a percorrere la Sp 51.

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