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Gli abusi di Piazza Armerina, la Cei: «Siamo vicini alle vittime. Mons. Gisana? Decide la Santa Sede»
IL caso di don Rugolo fa ancora discutere. Il vescovo è stato rinviato a giudizio per falsa testimonianza
Sulla vicenda dei presunti abusi di un sacerdote a Piazza Armerina (Enna), che ha visto anche il vescovo Rosario Gisana rinviato a giudizio per falsa testimonianza, «noi non possiamo non pensare alle vittime». Lo ha detto il segretario generale della Cei, mons. Giuseppe Baturi, nella conferenza stampa al termine del Consiglio episcopale permanente.«Dopo la sentenza», emessa lunedì 20 gennaio, «il vescovo ha emanato un comunicato nel quale si dice sereno che la magistratura accerti la sua estraneità alle accuse», ha ricordato Baturi aggiungendo che il processo dovrebbe cominciare a maggio.Quanto a possibili iniziative della Cei nei confronti del vescovo, Baturi ha ricordato che «è la Santa Sede ad assumere iniziative» in questi casi. «Noi collaboreremo in modo pieno ad eventuali iniziative della Santa Sede».«A noi ci muove la vicinanza al dolore delle vittime e la necessità che i processi accertino la verità», ha concluso.