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Trovato morto in campagna, la Procura apre un’inchiesta: cinque mesi fa fu ucciso il suo datore di lavoro

L'operaio romeno aveva 39 anni e lavorava alle dipendenze di Salvatore Blasco assassinato a febbraio: c'è una relazione tra i due episodi?

Di Redazione |

Sul corpo del cittadino romeno di 39 anni, trovato morto ieri nelle campagne di Nicosia (Enna), è stata disposta l’autopsia. L’uomo era dipendente dell’azienda agricola di Salvatore Blasco, allevatore di 55 anni, il cui corpo era stato ritrovato, lo scorso 24 febbraio in contrada Sperone di Nicosia.

La Procura di Enna, dopo il deposito della perizia autoptica e le risultanze delle analisi dei reperti ritrovati sulla scena del delitto, che avrebbero appurato che Blasco sarebbe stato sottoposto ad un pestaggio, ha iscritto 5 persone nel registro degli indagati. Adesso, a 5 mesi di distanza dall’omicidio la morte del dipendente romeno, lo stesso che aveva ritrovato il cadavere di Blasco e che da diversi anni lavorava in azienda, occupandosi soprattutto della mandria di bovini.

É stato il padre di Blasco a fare il ritrovamento, ieri mattina, dopo che non aveva notizie dell’operaio romeno che era in contrada Noci sempre a Nicosia, dove in questo momento pascola la mandria. Secondo le pochissime indiscrezioni trapelate, il trentanovenne era già morto all’arrivo di Blasco che ha chiamato la polizia. Sul posto, oltre gli agenti del commissariato di Nicosia, è intervenuta la squadra mobile di Enna.  COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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