Notizie Locali


SEZIONI
Catania 22°

Enna

Sanità ennese, indagine sul centro prenotazioni: cambia la gestione

Di Flavio Guzzone |

ENNA – Continuano le indagini sull’ammanco di circa 700.000 euro dal Cup dell’Azienda sanitaria ennese per cercare di fare chiarezza su una situazione che ha parecchi lati oscuri soprattutto per quanto riguarda la gestione di questo comparto. Intanto la Direzione sanitaria, anche se con notevole ritardo, si è mossa e pare che abbia trasmesso al collegio di disciplina della stessa azienda, le indagini nei confronti di tre funzionari del settore amministrativo-medico. Tre funzionari che avrebbero dovuto controllare tutta la situazione finanziaria del Cup e delle rimesse dei soldi. Gli F24 arrivavano regolarmente, solo che non arrivavano i soldi nelle casse dell’Asp.

Intanto pare che la Direzione voglia affidare la gestione del Cup alla società Engineering, che opera a livello nazionale, ma ancora il passaggio non è stato fatto. Il dirigente della M&G Call Center, che ha gestito il servizio Cup dell’Asp, ha voluto dire la sua in merito alle tante voci sull’ammanco delle circa 700 mila euro per i quali è in corso una apposita indagine giudiziaria. L’azienda, che è già impegnata nel territorio di Pietraperzia, dice di avere subito atti intimidatori con conseguenti danni per decine di migliaia di euro. Decise di partecipare alla gara d’appalto indetta dalla Asp per la gestione del Cup, su indicazione di una dipendente dell’Azienda, predisponendo l’offerta. Appalto ottenuto legittimamente. La società M&G era l’unica a possedere tutti i requisiti per prendere parte alla gara. L’offerta formulata, secondo il titolare, alla fine di tanti conteggi e di consultazioni con professionisti del ramo, si concretizzò in una soluzione che prevedeva un margine di utile per i primi tre anni, tenuto conto degli sgravi fiscali di cui l’azienda avrebbe potuto usufruire.

Alla scadenza dell’appalto avrebbe potuto rinunciare all’incarico o chiedere un adeguamento delle condizioni contrattuali. Però le cose sono andate diversamente. La società M&G dice di avere avuto difficoltà sin dall’inizio in quanto le fatture per l’attività svolta non venivano pagate dall’Asp con regolarità, costringendo la gestione dell’azienda a ricorrere a fondi propri per far fronte agli adempimenti, soprattutto a quelli previdenziali. Il mancato tempestivo versamento degli oneri previdenziali avrebbe impedito il rilascio del Durc e ciò consente all’ente debitore di non pagare le fatture già emesse.

Alla scadenza dell’appalto, la M&G richiese formalmente una modifica delle condizioni contrattuali ma dall’Asp non fu assunta alcuna iniziativa se non quella della proroga alle stesse condizioni del contratto d’appalto, anzi fu avanzata formale richiesta di ribasso dei costi. Successivamente alla scadenza, pur di mantenere gli impegni retributivi e previdenziali, e a seguito del mancato tempestivo pagamento delle fatture da parte dell’Asp, la gestione sarebbe stata talmente appesantita da oneri impropri, che l’azienda decise di utilizzare temporaneamente parte degli introiti provenienti dal pagamento dei ticket, che pervenivano sistematicamente sui conti correnti dell’Agenzia Carige di Catania. M6G sottolinea che tale utilizzo sarebbe stato solo temporaneamente, in quanto sin dal mese di settembre il versamento dei ticket è tornato regolare. La M&G ribadisce infine diavere continuato a prestare il servizio e che non c’è stata né appropriazione né mancanza di controllo adeguato da parte degli organi competenti all’interno dell’Asp. Ora le varie inchieste dovranno fare chiarezza, ma in questo momento pagare il ticket all’Asp è diventato complicato.

COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA
Di più su questi argomenti: