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‘Vaccini per viaggiare’, green pass Ue vale solo 9 mesi

Di Redazione |

BRUXELLES – Inizia la corsa alla terza dose per viaggiare in Europa.A dare il fischio di avvio alla maratona per poter muoversi liberamente nell’Ue è . Un’indicazione che , dopo il via libera degli Stati membri, che solo oggi hanno ricevuto la bozza del documento, su cui .E a spingere per immunizzazioni e dosi booster è anche la cornice suggerita per i viaggi per turismo (o comunque non essenziali) nell’Ue dai Paesi terzi. Ma la Commissione Ue ha valutato anche di concedere tre mesi (in una combinazione 6+3) affinché gli Stati membri possano organizzare la campagna per la somministrazione dei richiami. “Entro questo fine settimana ne saranno state consegnate un miliardo”, ha garantito, tornando a sollecitare quel quarto della popolazione europea che ancora non ha completato il primo ciclo, a farsi fare le iniezioni. Resta comunque ferma – e questo viene evidenziato – la possibilità di usare il green pass per muoversi tra i 27 Stati anche sulla base dei tamponi o della guarigione dal virus, senza restrizioni aggiuntive, è stato ribadito, perché “la libertà di movimento nell’Ue è un diritto fondamentale e l’equilibrio tra le tre possibilità deve essere mantenuto”, ha chiarito il . Tuttavia il belga ci ha tenuto anche a precisare che la linea di Bruxelles “non garantirà ai viaggiatori di poter partecipare tutti alle stesse attività nei vari Stati membri”, visto che numerosi governi, come del resto quello italiano, privilegiano il green pass sulla base della vaccinazione, per regolare l’accesso a ristoranti, cinema, palestre, o trasporti.Inoltre, con la Francia, che ad esempio ha già annunciato di voler limitare la validità del certificato digitale a sette mesi, l’iniziativa di Bruxelles punta ad evitare una Babele, con scadenze random a seconda dei Paesi. Un caos che metterebbe in discussione la credibilità stessa del .L’architettura della raccomandazione poggia inoltre su un cambiamento di approccio. Se attualmente vengono stabilite eventuali misure aggiuntive come quarantena o tamponi a seconda della situazione epidemiologica del Paese di provenienza (sulla base delle mappe a colori elaborate dall’Ecdc), dal 10 gennaio il focus dovrebbe essere spostato principalmente sulle condizioni di chi viaggia. Meglio se vaccinato. E le cartine colorate dell’agenzia europea, che verranno aggiornate anche sulla base delle vaccinazioni somministrate, assumeranno più una funzione a carattere informativo. Per chi arriverà dai Paesi terzi, come Stati Uniti o Regno Unito, l’immunizzazione sarà quasi d’obbligo. Lo stesso varrà anche per quanti potranno dimostrare di essere guariti dal Covid, o per gli under 18 previo test. Un cambio di paradigma rispetto all’attuale regola, che stabilita una lista di Paesi sicuri (ora una ventina), permette l’arrivo anche di chi non si è sottoposto agli shot.

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