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Dietrofront sulla casa, no al divieto di vendita

Di Redazione |

BRUXELLES – Con queste parole pronunciate in italiano il , ha voluto sgombrare il campo da possibili equivoci sul secondo .Una frase per “affrontare le preoccupazioni specifiche” italiane, ha sottolineato Timmermans, e certificare la marcia indietro fatta da Bruxelles rispetto a una prima bozza del documento dove si paventava l’idea che dal 2030 in poi, prima di vendere un immobile, un proprietario fosse obbligato a compiere interventi di riqualificazione energetica. “La proposta lascia agli Stati membri la libertà di decidere come far rispettare lo standard minimo” di performance energetica, ha chiarito Timmermans.Gli edifici nuovi dovranno essere a zero emissioni, per gli altri ci sarà l’introduzione graduale di requisiti minimi di efficienza, come già accade in Paesi come Francia e Olanda. Con l’esclusione delle case di vacanza e dei palazzi storici, gli Stati membri saranno chiamati a identificare il 15% del parco immobiliare più problematico, che sarà classificato come G, e a promuovere politiche per la sua riqualificazione portandolo al grado F della scala entro il 2030, e al grado E nel 2033. Per gli edifici pubblici le scadenze sono state fissate rispettivamente al 2027 e al 2030.”Abbiamo risorse Ue e nuove linee guida sugli aiuti di Stato per aiutare i paesi” e le famiglie “ad aumentare il valore della propria casa e a ridurre la bolletta”, ha spiegato Timmermans. Secondo le stime della Commissione, tra finanziamenti per la ripresa e fondi Ue, il contributo del bilancio dell’Unione potrebbe arrivare a 150 miliardi tra oggi e la fine del decennio. Lo sforzo di trasformazione riguarderà anche il riscaldamento. Non indica una data per la loro scomparsa ma apre la porta ai divieti nazionali e invita gli Stati a pianificare lo stop all’uso di combustibili fossili per il riscaldamento entro il 2040.Ma questo è stato anche il giorno dell’accordo tra le istituzioni Ue sulle nuove regole per il finanziamento delle infrastrutture energetiche. Con il quale . Il pacchetto include misure per creare un mercato dei gas rinnovabili e a basse emissioni di carbonio, in particolare biometano e idrogeno. Per ridurre le emissioni di metano gli operatori Ue si sottoporranno a un rigido monitoraggio e saranno obbligati a riparare tempestivamente le eventuali perdite. Quelli che esportano gas in Europa dovranno presentare un’informativa, il resto sarà affidato alla moral suasion e all’azione diplomatica nel Methane Pledge, il patto sottoscritto da Ue e altri 110 paesi per tagliare del 30% le emissioni di metano in 10 anni., con l’obiettivo di creare un mercato interno per la cattura, l’uso e lo stoccaggio del carbonio.Nella lunga lista degli interventi annunciati oggi non poteva mancare anche l’. Bruxelles ha chiesto di applicare pene minime più severe per gli eco-reati. Commercio illegale di legname, riciclaggio illecito di navi, estrazione illegale di acqua, uso improprio di sostanze chimiche e anche l’introduzione sul territorio di specie invasive dovrebbero essere sanzionati con condanne fino a 10 anni di reclusione.

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