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Ok Consiglio Ue a salario minimo, parte iter negoziale

Di Redazione |

BRUXELLES -. L’ok alla proposta della Commissione è arrivato dalla riunione dei ministri europei per il Lavoro e le Politiche Sociale segna l’inizio formale dell’iter negoziale con l’Europarlamento, che ha già dato via libera alla procedura. , ministro del Lavoro della Slovenia, presidente di turno del Consiglio Ue.La direttiva Ue per l’introduzione del salario minimo dà , che “purtroppo segnano il mercato del lavoro italiano”. Così il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, a margine del Consiglio Lavoro e Politica sociale a Bruxelles, sottolineando che il via libera all’avvio dei negoziati è “. Si tratta di “un passo importante nella direzione della costruzione di un’Europa sociale”, ha evidenziato Orlando, spiegando che “la direttiva definisce il percorso attraverso cui i Paesi possono rafforzare la contrattazione”.” aveva dettonel corso della sessione pubblica del Consiglio, dove i ministri responsabili hanno concordato la loro posizione sulla per dare il via ai negoziati con il Parlamento Ue.” per orientare gli Stati membri nell’affrontare” la questione salariale, ha sottolineato il ministro, evidenziando che in Italia la situazione è “aggravata dai contratti pirata” ed è pertanto cruciale promuovere una “contrattazione collettiva di qualità”. Su questo aspetto, la direttiva Ue “riconosce opportunamente la specificità, le prerogative, i principi e i valori costituzionali degli Stati membri”.”Sappiamo che l’equilibrio raggiunto è molto sensibile e che si aprirà confronto delicato con il Parlamento, sono certo che con il dialogo sapremo trovare la strada giusta per proseguire nella costruzione di una Unione socialmente forte, equa ed inclusiva – ha aggiunto il ministro -. La direttiva dice una cosa di grande valenza politica: Al termine della riunione con i suoi omologhi europei a Bruxelles, Orlando ha inoltre ricordato che ” i lavoratori delle piattaforme digitali come Uber e Deliveroo, “non possiamo che essere soddisfatti di questa risposta tempestiva” e “integreremo con strumenti nazionali anche il percorso che si va definendo a livello europeo”.”L’Italia – ha concluso Orlando – è già intervenuta con un protocollo per contrastare il caporalato, che non riguarda purtroppo solo l’agricoltura ma anche settori tecnologicamente avanzati, ma questo non è sufficiente”.

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