19 dicembre 2025 - Aggiornato alle 14:35
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Delfina Rocha a Catania con Matrilineare: riscrivere il femminile attraverso la fotografia

Ultimi giorni per Matrilineare a Catania: Delfina Rocha, Premio Mediterraneum Collection 2025, intreccia archeologia poetica e post-femminismo ricostruendo antenate con l'IA

Dettagli evento

Ritratto Delfina - Ljdia Musso

Ritratto Delfina - Ljdia Musso

C’è tempo ancora per pochi giorni per immergersi in uno dei percorsi visivi più intensi e innovativi della fotografia contemporanea internazionale. Presso il Monastero dei Benedettini di Catania, nell‘ambito della XVII edizione del Med Photo Fest, le "Ex Cucine" ospitano Matrilineare, l’opera di Delfina Rocha, l’artista brasiliana che quest’anno ha ricevuto il prestigioso Premio Mediterraneum Collection 2025. 1

Un Ponte tra Brasile e Sicilia
Il legame tra l'opera della Rocha e la Sicilia non è solo curatoriale, ma elettivo. Come sottolineato dalla stessa artista, i temi della memoria ancestrale, dei flussi migratori e delle stratificazioni culturali che caratterizzano la sua ricerca trovano in quest’isola un’affinità profonda. 2 La presenza di Delfina Rocha a Catania, fortemente voluta dalla direzione artistica di Vittorio Graziano, rappresenta un'occasione unica per il pubblico siciliano di confrontarsi con una fotografa che ha fatto della "fabulazione critica" uno strumento di risarcimento storico.

L’Archeologia Poetica e il Post-Femminismo
Il progetto Matrilineare nasce da un vuoto documentale. Durante le ricerche sulla propria ascendenza sefardita, l’artista ha scoperto una verità dolorosa: nelle generazioni passate, i nomi e i volti delle donne erano stati sistematicamente omessi o cancellati dai registri ufficiali, in una narrazione storica costruita "da uomini e per uomini". 

Quella della Rocha è dunque una "archeologia poetica" che assume un valore politico post-femminista: non si limita a osservare il passato, ma lo rifonda. Attraverso la fotografia, l'artista rivela gli strati di forza e resilienza femminile che una società patriarcale ha cercato di rendere invisibili per secoli. 

Intelligenza Naturale vs Intelligenza Artificiale
Uno dei punti di maggior fascino della mostra è l'uso avanguardistico della tecnologia. Delfina Rocha, fotografa con oltre 35 anni di esperienza e una solida formazione filosofica, non teme l'evoluzione digitale. In Matrilineare, l’Intelligenza Artificiale viene utilizzata non come fine, ma come estensione dell’intelligenza naturale del fotografo: serve a ricostruire i volti delle antenate laddove la fotografia originale era sbiadita o assente, creando una "memoria reinventata"

«La tecnica è sempre al servizio della narrativa», afferma l’artista.

 È la mano della Rocha a guidare l'algoritmo, creando una "breccia" — un varco tra il visibile e l'invisibile — dove il documento storico si fonde con l'invenzione sensibile per generare emozione. 

Informazioni sulla Mostra
L’esposizione, ospitata negli spazi suggestivi del DISUM (Università degli Studi di Catania) all'interno dell’Ex Monastero dei Benedettini, è visitabile secondo i seguenti orari: Dal lunedì al venerdì: ore 16:30 – 19:30. Sabato e domenica: nell'ambito delle visite guidate del Monastero. Il festival, che proseguirà con i suoi eventi diffusi fino al 28 dicembre coinvolgendo anche Caltagirone e Vizzini, invita i cittadini a riscoprire le proprie "Radici" attraverso lo sguardo di questa straordinaria autrice prima della chiusura delle installazioni catanesi.