Bronte (Ct): "Costretto a rinunciare ai presidi Sanitari, per gli ostacoli burocratici del SSN"
Sono Alfio Papa, sessantacinque anni di Randazzo, purtroppo, malgrado faccio di tutto per poter superare gli ostacoli relativi al mio stato di salute, non riesco a superare gli ostacoli burocratici che il Servizio Sanitario Nazionale (ma soprattutto l'ASP di Catania) creano ai cittadini.
Spesso il tutto causato, non tanto per l'iter amministrativo proposto, ma per l'inefficienza e l'inadeguatezza dei soggetti preposti a svolgere il proprio compito o dovere.
Così come la stragrande maggioranza di persone, anch'io soffro da oltre 10 anni di diabete, con il passare degli anni, man mano la situazione si è sempre di più aggravata, chiaramente oltre al diabete e successivamente al Covid che ho contratto nell'ottobre 2020 in maniera piuttosto grave, (con una broncopolmonite bilaterale), si sono aggiunte ulteriori altre patologie: cuore, fatica respiratoria, aumento dei valori glicemici, ecc. ecc.
La mia diabetologa al fine di poter avere un dato più certo dell'andamento del mio diabete, già dal 29 novembre u.s. mi ha prescritto dei presidi sanitari "Free-Style", dispositivo che permette di rilevare con molta facilità, ma che soprattutto da gli avvisi di allarme qualora l'andamento non è regolare. Come da prassi ho fatto autorizzare la pratica presso gli uffici ASP del PTA di Randazzo/CT, per poter poi ritirare i presidi presso la Farmacia Ospedaliera di Bronte. Il ritiro consiste in due tranche, una ogni 6 mesi di 13 dispositivi per un totale di 26 dispositivi l'anno.
Mercoledì 4 gennaio mi reco puntualmente presso l'Ospedale di Bronte, così come la prima volta sono costretto ad un'attesa di oltre due ore e mezza, in piedi perché non esiste neanche uno sgabello per potersi sedere, manca anche un elimina code (pertanto si deve far fede al buon senso l'uno dell'altro, fermo restando che i furbetti sono sempre in agguato).
Non appena è il mio turno mi sento ripetere la stessa cosa, che non avrebbero consegnato tutta la restante parte dei dispositivi così come prescritto, bensì sarei dovuto ritornare ancora successivamente. A prescindere già dal fatto che non abito a Bronte bensì a Randazzo, che dista in andata e ritorno circa 40 km, che oltre ai costi c'è da considerare anche il rischio di percorrenza sulla strada. A questo punto, onde evitare discussioni inutili e sterili, ho preferito rinunciare totalmente al ritiro dei presidi utili per il mio controllo, rinunciando fin da subito a tutti i controlli e le cure utili per le mie patologie. Auspico pertanto che questa mia forma di protesta sia presa in seria considerazione da parte dei superiori Organi in indirizzo e che tale mia istanza possa quindi tornare utile a migliorare i servizi offerti.
Invito quindi il Direttore del dipartimento attività territoriali ASP Catania, ad intervenire il prima possibile, al fine di poter risolvere questo increscioso inconveniente. Invito inoltre il Sindaco del Comune di Randazzo affinché si faccia promotore per permettere di dislocare presso il PTA di Randazzo (o presso le farmacie della città) un punto di ritiro dei Farmaci ed eventuali dispositivi, affinché i cittadini Randazzesi non siano mai più costretti a pellegrinare verso Bronte per ogni qualsivoglia necessità, mi riferisco in particolar modo alle persone più anziane e con patologie molto più serie e complicate di quella mia.
Sarò sicuramente e solamente deriso, ma questa mia protesta vuole essere di riflesso la protesta di tutti quei pazienti, che quotidianamente subiscono torti e angherie da parte di chi invece dovrebbe coadiuvare l'assistito. Pertanto auspico un intervento immediato da parte degli organi competenti