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Agrigento, festa di San Calogero: transenne per fermare un rito ancestrale

Redazione La Sicilia

12 Luglio 2020, 19:49

Quest'anno quella di San Calogero è risultata essere una ricorrenza festiva atipica e inusitata. La pandemia da Covid- 19, come già verificatosi per tutte le diverse feste religiose e tradizioni popolari isolane e del Paese, ha reso orfani le città e i borghi di Sicilia dei tipici atti di devozione popolare verso i propri santi, patroni e compatroni. Da venerdì 3 luglio a domenica 12 luglio si è potuto difatti solo assistere alle celebrazioni liturgiche, svoltesi in chiesa "a porte chiuse ", in diretta streaming. La giusta e comprensibile decisione è stata assunta in ottemperanza a disposizioni, per ragioni di sicurezza, prese da parte del Comune, che ha sospeso le manifestazioni processionali esterne, comprensive degli abbracci e baci dei devoti e del lancio tradizionale sul fercolo del Santo del pane benedetto. Alla consapevolezza del necessario, civico e responsabile, rispetto delle misure anti Covid in atto si accompagna comunque , però in questa settimana di luglio 2020, una certa amarezza per l'annullamento dell' uscita processionale del Santo taumaturgo e liberatore dalla pestilenza.

Segnalazione di Rosamaria Rita Lombardo archeologa autrice di "Minosse e l'enigma del Monte Guastanella "- Arbor Sapientiae Editore e dello studio "Culti pagani e culti cristiani - San Calogero di Agrigento : l'Ercole di memoria ciceroniana"