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Scuola calcio Gattopardo: fucina di “gioielli”

Di Redazione |

La Scuola Calcio della Gattopardo si conferma fucina di giovani talenti. Di elementi con la possibilità di entrare nell’orbita del calcio professionistico con il loro approdo in sodalizi tra i più prestigiosi del football italiano. Merito questo della intelligente attività manageriale e del fiuto del suo Direttore Generale Gerlando Petrucci, i cui meriti sono stati riconosciuti dal Settore Giovanile della FIGC con il premio conferitogli dal presidente Gabriele Gravina. Ma in special modo dalla preziosa ed infaticabile opera di base tecnica ed educativa del tecnico federale Nicola Salamone, considerato tra gli istruttori calcistici più preparati e seri del settore giovanile siciliano. Dopo avere lanciato in orbita l’ormai affermato attaccante Gaetano Monachello, altri 4 giovani calciatori, tutti forgiati nella Scuola Calcio della Gattopardo, stanno avendo la possibilità in questa stagione agonistica di affermarsi se mantenessero le premesse e l’umiltà. I quattro giovani moschettieri del calcio palmese sono il centrocampista Benedetto Greco (classe 2002) che è stato prelevato dalla Reggina che fa parte dell’organico della Primavera; l’attaccante Silvio Tripoli (2001), confermato dal Crotone in cui è stato capocannoniere nella squadra Primavera. Ed inoltre il difensore Silvio  Petrucci (2000), primo cugino per parte di mamma di Silvio Tripoli, il quale dopo lo scioglimento del settore giovanile del Palermo ha firmato con l’Avellino su precisa richiesta di mister Ignoffo. Dulcis in fundo, sempre dalle fila del Palermo, in cui è stato tra gli attaccanti più prolifici dell’Under 17, ha firmato con il Cagliari il biondo ed eclettico attaccante Gioacchino Catania, appartenente ad una popolare famiglia di dirigenti calcistici tra cui l’omonimo nonno, presidentissimo della Gattopardo dei tempi d’oro e figlio di Totò Catania apprezzato ex DS dell’Akragas.

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