Catania, in piazza Europa ecco il solarium green, senza ferro e più sicuro
«La struttura sul basolato scongiurerà il rischio delle mareggiate; potremmo anche prolungare la stagione»
Dal problema del rincaro dei materiali innescato dal conflitto in Ucraina, aggiuntosi alla crisi finanziaria del Comune in dissesto, è scaturito per “necessità” un progetto più sostenibile, sicuro ed economico per portare a termine l’iter di gara del solarium di piazza Europa - Sciascia. Questo non poggia come in passato sugli ormai costosissimi tubolari in ferro che venivano allestiti sugli scogli, ma sull’adiacente area in basolato lavico, dunque solo su assi di legno, con un notevole vantaggio su costi e tempi.
Si tratta - ad avviso nostro ed anche dei primi bagnanti - di un modello di corretta amministrazione e resilienza, seppur in piena crisi politica, rispetto al dramma che la città attraversa tra rifiuti e disagio sociale, l’unico modello che in questa situazione il Comune potrà adottare da oggi in poi in qualsiasi scelta e programmazione, al di là del colore politico di turno, che non a caso ha trovato il riscontro di Legambiente per rilanciare messaggi di tutela ambientale e mobilità sostenibile, da uno dei luoghi ogni estate “aggredito” da cicche e cartacce gettate perfino in mare e da scooter posteggiati ovunque.
«Il fatto che la struttura poggi su una piattaforma preesistente equivale a ottimizzare quello che già c’è, senza il rischio che con le mareggiate altri materiali finiscano in mare, stiamo invitando i catanesi, oltre a non gettare i rifiuti a venire al solarium in bici e in monopattino - hanno spiegato la presidente di Legambiente Catania Viola Sorbello e il segretario Davide Ruffino affiggendo degli appositi cartelli - perché abbiamo la fortuna di avere il mare in città, è una follia venire in auto, a meno di non ricorrere al vicino parcheggio a pagamento, e c’è anche la vicina fermata Galatea della metropolitana».