A Sigonella in centinaia in corteo per dire «no alla guerra». Le immagini
Presenti attivisti, sindacati e partiti. E il segretario del Pd Sicilia Barbagallo ricorda Pio La Torre
«No alla guerra e al riarmo» è il grido che si è levato questa mattina davanti alla base militare Nato di Sigonella, in provincia di Catania. Il corteo era stato annunciato a poche ore dall’attacco Usa ai siti nucleari israeliani del 22 giugno. Diverse centinaia i partecipanti, tra cui attivisti, sindacalisti, ed esponenti politici del Partito democratico e del Movimento 5 Stelle. Al corteo anche la rete catanese “Restiamo umani” e Frank Romano, avvocato e attivista di Freedom Flotilla, organizzazione che a inizio giugno ha provato a portare aiuti via mare nella Striscia di Gaza partendo proprio da Catania.
Presente, insieme a una folta delegazione di esponenti del suo partito, anche il segretario regionale del Pd Sicilia, Anthony Barbagallo, che ha ricordato Pio La Torre «e le sue parole attualissime sul disarmo pronunciate il 4 aprile 1982 nella manifestazione per la pace organizzata per dire “no” ai missili cruise a Comiso». «Non possiamo accettare che muoiano bambine e bambini», ha aggiunto Giovanni Burtone, deputato Pd all’Assemblea regionale siciliana e sindaco di Militello in Val di Catania. Presente in rappresentanza dei primi cittadini, ha chiesto «il ritorno della diplomazia».
Il coordinatore siciliano del M5S Nuccio Di Paola, in corteo con le deputate regionali Lidia Adorno e Jose Marano e con il deputato alla Camera Luciano Cantone, ha affermato: «Non possiamo assistere inerti all’escalation delle azioni di guerra. La Sicilia, da dove partono droni e aerei per il fronte di guerra, potrebbe pagare un prezzo caro. E per questo il silenzio del presidente della Regione Renato Schifani è inaccettabile». «La Sicilia sia terra di dialogo, di accoglienza e non di guerra», ha aggiunto Adorno.
«Qui abbiamo una base militare. Non ci risulta in queste settimane un coinvolgimento diretto ma c’è stato un aumento del traffico dello spazio aereo del 40 per cento da e per Sigonella e questo ci preoccupa», ha aggiunto il segretario regionale della Cgil Sicilia Alfio Mannino, anche lui presente al corteo.
(Foto di Cgil Catania, rete "Restiamo umani" e Chiara Borzì)