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Catania, sgomberato il venditore di oggetti usati in via Acquicella

Di Redazione |

CATANIA – Controlli della polizia in via Acquicella, davanti al cimitero di Catania, dove è stata sgomberata un’attività illegale di vendita di oggetti usati che da anni occupava abusivamente la strada. Già nei mesi scorsi, la Polizia di Stato aveva indagato più voltedue soggetti, padre e figlio, per invasioni di terreno o edifici, poiché responsabili di avere allestito un vero e proprio mercato commerciale di cose usate e di aver occupato illegalmente centinaia di metri quadri di via pubblica e marciapiede rendendolo, di fatto, non fruibile, determinando problemi sia alla viabilità e sia alla sicurezza dei pedoni.

Ma sebbene fossero stati indagati più volte, padre e figlio hanno continuato la loro attività illegale esponendo in vendita anche barche e, ancora, allestendo un luogo abusivo dove pernottavano.

Tanto era grande questa attività che la polizia di Catania e il Reparto Annona della Polizia locale hanno impiegato ben tre giorni per bonificare la zona, censire tutta la merce in esposizione e sequestrarla: sono stati riempiti 5 scarrabili contenenti 5 tonnellate di materiale vario (mobili, materassi, sedie, tavoli e via discorrendo) spesso non utilizzabile perché assorbito di acqua, sporco e senza valore commerciale in quanto lasciato sul suolo pubblico giorno e notte esposto alle intemperie.

Durante le operazioni, sono stati sequestrati anche numerosi beni di valore quali quadri, stereo, televisori, frigoriferi, una barca in vetro resina di circa 4 metri e via discorrendo. Gli indagati non hanno prodotto alcuna documentazione circa la provenienza di questa merce affermando di averla ricevuta a titolo gratuito o trovata casualmente; anche per questo motivo, sono stati indagati in stato di libertà ai sensi dell’articolo 712 del codice penale (acquisto di cose di sospetta provenienza). Una perquisizione personale ha invece portato al sequestro di 3 coltelli a lama lunga ben occultati e un bastone. Uno degli indagati ha ammesso di esserne il proprietario e che li deteneva illegalmente per di difendersi: è stato indagato per detenzione illegale di armi bianche.

Infine, sempre in zona cimitero, è stato sottoposto a controllo e pertanto identificato un soggetto intento a vendere fiori ma è emerso che l’uomo percepiva anche il reddito di cittadinanza e, per tale motivo, lo stesso è stato indagato in stato di liberà per truffa aggravata ai danni dello Stato per il conseguimento di erogazione pubblica.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA