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Coronavirus a Catania, la solidarietà non conosce sosta

Di Redazione |

Nella sede della Protezione Civile di Catania in via Felice Fontana corrono tutti. Ci sono i pacchi che vanno scaricati, i beni di prima necessità da catalogare e gli elenchi per il banco spesa che vanno aggiornati in continuazione. Come formiche al lavoro, non ci si può rilassare nemmeno un attimo.

Con l’attivazione del comitato operativo- spiega Marco Romano, responsabile operativo della Protezione Civile di Catania- è entrata in funzione una complessa macchina organizzativa che vede in prima linea anche il volontariato e il terzo settore. «Lavoriamo senza sosta per il fabbisogno delle famiglie indigenti attraverso “Catania aiuta Catania”. Accanto a noi- prosegue Romano- ci sono anche imprenditori e semplici cittadini: ognuno dà un proprio contributo nei modi che ritiene più opportuno. I servizi sociali, invece, ci comunicano gli elenchi di coloro che hanno inoltrato la domanda per il banco spesa e così andiamo a consegnare loro le derrate alimentari».

Una media di mille pacchi al giorno contenenti omogeneizzati, pannolini, latte, detersivi, scatolame. E ancora carta igienica, frutta, olio, sale, farina, patate, legumi e zucchero. Tutto per dare conforto a 2.500 famiglie sparse per l’intera città. «Lavoriamo h24 senza fermarci un secondo- sottolinea Alessandro Porto, assessore alla Protezione Civile del comune di Catania- abbiamo anche anticipato i tempi dei contributi regionali e nazionali grazie ai tanti catanesi che hanno donato nella piattaforma “Catania aiuta Catania”. Lo scorso venerdì pomeriggio abbiamo consegnato il primo pacco e in 48 ore abbiamo superato quota 500. Adesso siamo alla seconda fase di mille pacchi al giorno. Un contributo- continua Porto- che dà un importante sostegno a tanta gente in attesa della “card” che darà alle famiglie catanesi dai 300 ai 400 euro necessari ad acquistare beni di prima necessità».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA