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La commemorazione

Messina ricorda il terremoto del 1908: memoria, ricostruzione e rinascita

117º anniversario del sisma: deposizione della corona d’alloro al Largo 28 dicembre 1908 e prima cerimonia istituzionale pubblica

Simona Arena

28 Dicembre 2025, 17:18

Un ricordo che si fa memoria collettiva, nel nome di chi perse la vita e di quanti contribuirono, con fatica e determinazione, alla lenta ricostruzione di Messina dopo il terremoto del 28 dicembre 1908.

Commemorato ieri il 117º anniversario del sisma con una cerimonia ufficiale al Largo 28 dicembre 1908, alle spalle del campanile del Duomo.

Un momento solenne per ricordare tutte le vittime, onorare i superstiti e gli orfani e rendere omaggio al coraggio e alla dignità che hanno guidato la nostra comunità verso la rinascita” ha detto il sindaco Federico Basile presenziando alla cerimonia che ha visto la deposizione di una corona d’alloro nel luogo che Messina ha scelto per fare memoria.

Per ricordare la forza di una città che alle prime luci dell’alba, ancora scossa dal terremoto, cominciò la lunga opera di ricostruzione.

Alle 5.21 di quella tragica mattina del 1908, la terra tremò per trentadue interminabili secondi. Un terremoto di magnitudo 7.1 di eccezionale violenza che rase al suolo la città dello Stretto, segnando in modo irreversibile la sua storia.

Dopo la deposizione di una corona d’alloro c’è stato un momento di riflessione istituzionale nello spazio che, solo di recente, è stato ufficialmente dedicato alle vittime e ai superstiti del sisma.

Anche perché quest’anno, per la prima volta, Messina ha celebrato questa ricorrenza con un evento pubblico istituzionale, grazie all’impegno dell’amministrazione guidata dal sindaco Basile e all’iniziativa del deputato regionale messinese Antonio De Luca, promotore all’Assemblea Regionale Siciliana dell’istituzione della giornata commemorativa del terremoto del 28 dicembre 1908.

Messina è una città che dopo questo terremoto non ha mai elaborato il lutto – ha detto De Lucanon ha mai avuto il coraggio di ricordare questo evento, che ha cambiato la storia della città e l’ha cambiata per sempre. Ha un po’ perso la memoria di ciò che è stata. E una città che non ha memoria del suo passato, è una città che non può avere un futuro all’altezza di quel passato”.

Noi, pur nella consapevolezza che ‘la lotta dell’uomo contro il potere è la lotta della memoria contro l’oblio’, non intendiamo lasciarci sopraffare dalla nostalgia di fotografie di ieri, ma coltiviamo l’ambizione - nella visione e nell’azione, alta e ferma, scrupolosa e coraggiosa, tra risanamento e rinascimento - di riconsegnare Messina al suo domani, alla sua nobiltà. Una città pronta alle disfide del futuro. Una città protagonista” ha concluso il sindaco.