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Monreale, tra violenza sulle donne e Codice Rosso: la Regione dice sì a un tavolo tecnico per un uso consapevole della rete e l’educazione alle “emozioni”

Di Redazione |

Successo di pubblico al convegno “Violenza sulle donne: quando è “codice rosso” – Focus sulle donne straniere, promosso dall’associazione “DonnAttiva” di Monreale e dalla Caritas Diocesana dell’Arcidiocesi di Monreale ed al quale ha deciso di collaborare anche la Commissione Pari Opportunità dell’Associazione Siciliana della Stampa insieme all’Arcidiocesi di Monreale ed al Comune di Monreale.

Nel corso dell’incontro è stato anche presentato il libro “Donne Crocifisse” di Don Aldo Buonaiuto che ha raccolto le testimonianze di tante donne straniere, costrette a prostituirsi. Tra gli interventi quello di Fabiola Furnari, sostituto procuratore presso la Procura Generale di Caltanissetta, che ha tracciato l’excursus normativo sugli strumenti di contrasto alla violenza sulle donne fino all’emanazione del Codice rosso. Francesco Pira, giornalista, sociologo e docente di Comunicazione e Giornalismo all’Università di Messina, ha posto attenzione invece all’uso improprio della rete e delle nuove tecnologie. Queste, impiegate anche in tenera età, divengono cassa di risonanza del “cattivismo” dilagante in una società che vive di identità vetrinizzate e non comprende i rischi della rete e dei social, evidenziando soprattutto l’ultima tendenza tra i giovanissimi, ovvero Tik Tok.

Ed ecco che vengono riportati diversi esempi: dai genitori “adultescenti” a quelli “spazzaneve” per arrivare alla necessità di vigilare sui figli ed essere per loro delle vere e proprie “sentinelle” in quanto sono soprattutto i giovanissimi a cadere nelle trappole di Internet. Un aspetto rilanciato dall’arcivescovo di Monreale, monsignor Michele Pennisi, che ha sottolineato come “anche bambini di quinta elementare utilizzino WhatsApp, disponendo, quindi, in maniera incontrollata di un collegamento ad Internet”. Bernardette Grasso, assessore regionale delle Autonomie Locale e della Funzione Pubblica, si è detta favorevole all’istituzione di un tavolo tecnico che, a partire dal livello provinciale, possa coinvolgere tutti gli operatori sociali, per programmare un intervento non solo sinergico e coordinato, ma soprattutto efficace. Al termine della manifestazione sono state donate al sostituto procuratore Furnari, all’assessore Grasso ed alle responsabili del Centro di Ascolto “DonnAttiva” delle scarpette rosse in terracotta, realizzate dal maestro Nicolò Giuliano, il quale ha ottenuto la tonalità di rosso attraverso una particolare tecnica di colorazione che ne conferisce le svariate sfumature, accentuate dalla tecnica di realizzazione ad alto rilievo. Ogni pezzo è unico come unica è ogni donna nella sua complessità di persona, forte e fragile in base alle situazioni.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA