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Caro bollette, la corsa dei siciliani al fotovoltaico sui tetti: +600% in sei mesi

Ma si allungano i tempi di installazione a causa di una generalizzata carenza di pannelli, ormai prodotti solo in Cina

19 Settembre 2022, 07:37

Il governo Draghi nel primo semestre di quest’anno è riuscito a sbloccare l’autorizzazione di una decina di grandi impianti di energia da fonti rinnovabili, ma non è riuscito a scalfire il muro burocratico che impedisce alla Sicilia, la regione più solarizzata e più ventosa del Mediterraneo, di sfruttare le risorse naturali gratuite. Nel primo semestre di quest’anno, infatti, sono solo due gli impianti di grandi dimensioni autorizzati in Sicilia, entrambi fotovoltaici (sembra che ci sia, infatti, da parte degli enti competenti, una “fobia” ad autorizzare nuovi impianti eolici): si tratta di una fattoria solare a Catania da 33 MW e di una a Trapani da 66 MW.  

Così gli italiani e i siciliani non ne possono più di pagare bollette salatissime, nè di aspettare che la burocrazia consenta al Paese di raggiungere l’autosufficienza energetica, e corrono ai ripari di propria iniziativa. Nel primo semestre di quest’anno c’è stata una corsa a installare piccoli e medi impianti fotovoltaici, sui tetti delle abitazioni, di aziende e dei centri commerciali. Lo certifica l’Anie, che ha evidenziato una crescita esponenziale in Italia di 74.000 nuovi piccoli impianti fotovoltaici. In Sicilia si è passati dai 1.807 nuovi impianti installati lo scorso anno ai 4.332 di questi primi sei mesi. La potenza connessa alla rete, secondo l’elaborazione Anie dei dati Gaudi di Terna, nell’Isola è balzata da 20 MW del 2021 a 139 MW, con un incremento in sei mesi del +599%.

 

 

Nell’eolico, come detto, l’Isola è ferma. Nel 2021 alla rete sono stati connessi appena 15 MW e quest’anno solo 0,1 MW, i nuovi impianti sono stati due lo scorso anno e altrettanti quest’anno.

Il risultato del mancato sfruttamento delle rinnovabili è un costo di produzione molto più elevato rispetto al resto d’Italia, in quanto per mantenere in equilibrio la rete vetusta occorre “pompare” al massimo dalle vecchie, costose e inquinanti centrali termoelettriche. Il costo medio della produzione energetica nella nostra regione è passato dai 216 euro a MWh di gennaio ai 295 di marzo. 

Il fotovoltaico, come anticipato, secondo l’osservatorio Fer dell’Anie, è l’unica fonte che ha registrato un incremento in Sicilia, sia pure esorbitante. Guardando alla consistenza complessiva installata, secondo il report del Gse, nella nostra regione il fotovoltaico è cresciuto da 59.824 impianti del 2020 per 1.487 MW installati a 64.464 impianti per per 1.542 MW. La produzione lorda è di 1.902 GWh. Che se fosse una produzione costante, sarebbe stata sufficiente a coprire il fabbisogno energetico dell’Isola dello scorso mese di agosto. Purtroppo così non è. Il Gse, in proposito, osserva che dalla fine del 2021 è aumentata in maniera decisa, quasi il 70%, la percentuale di impianti installati sui tetti rispetto a quelli a terra. E comunque la Sicilia è fra le ultime per potenza fotovoltaica installata per abitante: soltanto 308 Watt per abitante, quando dalla Sardegna alle Marche si spazia fra i 600 e i 700 Watt.

Dunque, in Sicilia è fermo l’eolico, siamo assenti nell’idroelettrico nonostante l’acqua degli invasi che viene gettata a mare potrebbe quanto meno essere sfruttata per alimentare centrali elettriche.

Invece in Italia nel primo  semestre del 2022 si registra un totale cumulato di 1.211 MW di nuova potenza installata (+168% rispetto allo stesso periodo del 2021), così suddiviso: 1.061 MW per fotovoltaico (+193%), 123 MW per eolico (+66%) e 27 MW per idroelettrico (+72%).

Commenta l’Anie, a proposito dell’eolico, che «a livello regionale, solo in Puglia si registra un trend crescente rispetto al primo semestre del 2021, periodo nel quale le regioni a più alta ventosità (Basilicata, Calabria, Campania, Sardegna e Sicilia) registrano un eclatante stop della corsa all’eolico».

 

 

Mario Pagliaro, dirigente di ricerca del Cnr di Palermo e coordinatore del Polo solare della Sicilia, evidenzia ulteriori problemi: «La crescita del 600% del fotovoltaico in Sicilia nei primi sei mesi di quest’anno, con 139 MW installati, è dovuta a due grandi impianti, uno da 66 MW nel Trapanese è uno da 33 MW nel Catanese. I restanti 40 MW sono stati installati sui tetti, al ritmo di quasi 7 MW al mese. Sono sia impianti domestici di piccola taglia, che di taglia media su edifici commerciali ed industriali. Con le mega bollette, è forte la domanda da parte delle aziende, ma i tempi di installazione degli impianti si allungano a causa di una generalizzata carenza di pannelli dovuta ai lunghi tempi di attesa nelle consegne dalla Cina, ormai praticamente unico produttore mondiale».