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Catania, quel che resta dell’ex scuola “Brancati”

Di Redazione |

Catania – Sull’ex scuola “Brancati” nel quartiere di Librino a Catania per ora è buio pesto. Un’immobile fantasma, niente di più niente di meno, dove neanche la targa sulla facciata dell’ala nord è integra. Un’enorme struttura, con tanto di palestra e campetto di calcio, a pochi passi dallo stradale San Teodoro che, dopo anni di saccheggi e vandalismi, assomiglia esclusivamente ad uno scheletro di cemento; quasi come se l’edificio fosse pronto a crollare da un momento all’altro (e per certi aspetti sarebbe anche così). Non solo, l’ex “Vitaliano Brancati” è soprattutto un “discount” del rame e di ogni altro tipo di materiale ferroso. Niente alunni, niente professori ma devastazione a volontà. Varcato il cancello, la prima cosa che colpisce sono le montagne di rifiuti accumulati e una scocca di auto rubata.

“In tutto questo tempo sono state formulate decine di proposte e di ipotesi sul suo futuro immediato – spiega il consigliere comunale Angelo Scuderi – il progetto maggiormente percorribile è quello di farne la sede di uffici comunali. Ovviamente, alla base di tutto, serve reperire i fondi necessari alla sua completa riqualificazione. Dove trovare il denaro? Magari attraverso bandi europei con un piano di lavoro da sviluppare nel breve,medio e lungo periodo”. Chiuso definitivamente a luglio del 2013, l’ex plesso della “Brancati” è figlio di iter burocratici lumaca e di percorsi procedurali tortuosi e lunghissimi. Oggi certe soluzioni, certi proposte restano aperte e ora ritornano di grande attualità. Nel frattempo, ladri e teppisti ringraziano. Adesso per accedere alle aule basta passare dal cortile visto che l’ingresso interno non serve praticamente a nulla: nel tentativo di rubare tubi e cavi,infatti, i ladri hanno sfondato quasi tutti i muri esterni.

Foto Davide AnastasiCOPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA