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Caretta Caretta arriva alla Plaia e depone le uova

Di Redazione |

Le tartarughe marine della specie protetta Caretta-caretta tornano sempre dove sono nate, per nidificare. Tante le segnalazioni, quest’anno, a Catania, Siracusa, Ragusa e Agrigento. L’ultima, in ordine di tempo, arrivata ai volontari del Wwf Sicilia orientale è di venerdì sera: un giovane esemplare, forse alla sua prima nidificazione, è arrivata alla Plaia nei pressi della Cucaracha e ha iniziato a scavare il nido.

“In genere – spiega Diego Fortunato, Wwf – la nidificazione avviene a 15-20 metri dalla battigia, in questo caso era a soli tre metri, siamo dovuti intervenire per salvaguardare il nido. Abbiamo atteso che la mamma coprisse tutto con la sabbia e si allontanasse, l’area è stata delimitata e stamattina all’alba è stata effettuata la traslocazione all’Oasi del Simeto, accanto a un altro nido”.

“Non c’era tempo da perdere – precisa Carlo Camera, addetto Wwf autorizzato dal Ministero dell’Ambiente alla manipolazione delle uova – abbiamo seguito le linee guida per la ricostruzione della “camera delle uova” rispettando le stratificazioni, in due ore il nido è stato trasferito. La collega Barbara Maifreni ha coordinato la messa in sicurezza e la recinzione. Il nido deve essere riposizionato esattamente nello stesso ordine in cui la tartaruga mamma lo ha creato. Perché è importante mantenere gli strati? A ogni strato corrisponde un regime termico diverso e la temperatura determina anche il sesso delle tartarughine, se resta stabile a 29 gradi il numero di maschi sarà uguale alle femmine, se superiore saranno per la maggior parte femmine, se inferiore invece saranno per lo più maschi. In genere ogni nidificazione conta 80-120 uova con un “successo di schiusa” pari al 70-80%”.

Ci vorranno circa 50-60 giorni di incubazione prima della schiusa, “che è importante avvenga in assenza di luci artificiali o elementi di disturbo – sottolinea ancora Camera – che rischiano di disorientare le tartarughine e far perdere loro la “via del mare”, che trovano grazie alla luce riflessa della luna sul mare. La Caretta caretta è l’unica specie che nidifica in Italia, per questo è ancora più importante proteggere ogni esemplare, le uova, ma anche tutelare l’ambiente marino, sia in acqua che sulla terraferma”.

“Ogni segnalazione – ricordano Camera e Fiorentino – va fatta sempre e comunque al numero di emergenza 1530, sia che si tratti di nidi, tartarughe ferite o morte, sarà la Capitaneria di Porto a contattare e allertare le associazioni e il personale di riferimento”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA