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E’ iniziata l’avventura dei 5 ragazzi di Piazza Scammacca

Ieri  l'inaugurazione del nuovo spazio. Rigenerazione urbana  all’insegna del gusto con il sostegno di Invitalia

Di Redazione |

Inizia l’avventura di “Piazza Scammacca”, il nuovo progetto che mette a sistema la riqualificazione urbana, la voglia di riscatto di una generazione che intende dire la propria in maniera significativa su crescita e sviluppo in una città dalle tinte forti come Catania. A cucire questi temi insieme sarà l’enogastronomia, filo conduttore che interseca urbanistica, società, cultura e tradizione, ma anche ponte di collegamento con il resto d’Italia. L'inaugurazione ufficiale ieri sera con l'esibizione di alcuni artisti musicali. 

Piazza Scammacca apre nel cuore di una delle piazze storiche della città e a segnarne la storia è la chiesa di S. Maria del Rosario. Oggi la piazza  si riappropria del proprio significato e riparte da un progetto di un collettivo di giovani che l’hanno scelta come progetto per lasciare il segno sul territorio e sull’urbanistica della città.

IL PROGETTO. Piazza Scammacca sarà il primo mercato urbano cittadino che, attraverso un progetto composto da più realtà enogastronomiche, costituisce un sistema interconnesso di risorse ed eccellenze che si uniscono tra di loro in un unico spazio. Il concetto di “piazza” è al centro dell’idea progettuale, approfondita attraverso una lente che ne esprime il valore nel claim “persone, mercato, cultura”. La piazza infatti rappresenta dal punto di vista storico il luogo di scambio per eccellenza, che stimola la socialità, l’incontro e lo scambio; dal punto di vista urbanistico esso rappresenta allo stesso tempo uno spazio libero, dove spesso coesistono elementi molto diversi per funzioni e significato. Sono le piazze i luoghi dove accadono alcune vicende importanti nella storia della civiltà e della cultura, spazi di fermento sociale e politico. La loro trasformazione in mercati è una delle evoluzioni più comuni che manifesta la partecipazione e il ruolo delle persone nelle dinamiche sociali ed economiche della città. Il progetto manifesta fin dall’inizio una convinta adesione anche alla visione culturale della “Piazza”, che all’interno della costruzione avrà uno spazio specifico destinato ad eventi di tipo artistico, letterario e teatrale.    Piazza Scammacca valorizza tutti gli aspetti dell’idea di “piazza”, cucendo in questo spazio antico del tutto ristrutturato le identità di sei ristoranti, ciascuno dedicato a un tema specifico e concepito come un’offerta ristorativa complementare. I sei format saranno guidati dal team di Piazza Scammacca, sia nelle scelte economiche, amministrative e di sviluppo,per proporre ai visitatori diverse possibilità di scoperta collegate dalla stessa visione. Il viaggio che gli ospiti di Piazza Scammacca potranno fare, infatti, ripercorre le specialità enogastronomiche dell’intera penisola italiana, soffermandosi su alcune eccellenze regionali ma offrendo sempre una visione allargata di comunità. Sarà un mercato urbano che rimetterà al centro le persone e la cultura perché in qualsiasi epoca sono state proprio le persone a trasformare le Piazze in Mercato.  Il team di Piazza Scammacca ha curato anche la parte creativa dei format,  che sono stati concepiti per essere diversi, ma anche complementari, proprio come spesso accadeva nelle piazze, esempio di diversità sociale ed economica. A servizio di tutti i format ci sarà inoltre una cantina, ricavata da quello che un tempo fu l’accesso privato dei frati domenicani per entrare in chiesa, poi diventata il caveau della banca quando il locale fu usato come tesoreria comunale. La cantina accoglierà circa 250  etichette di vitigni autoctoni italiani, divise per regione, che consentiranno agli ospiti di fare un viaggio attraverso le diversità del territorio enologico italiano. DATI ECONOMICI.  L’investimento complessivo  ammonta a quasi 2 milioni, destinati per lo più a tutta la ristrutturazione dell’immobile e a tutti gli impianti nuovi.

Personale: le persone  coinvolte saranno circa 40: un responsabile, 1 vice e 2-3 addetti per ogni format/cucina. 1 f&b manager, 2 responsabili di sala, 1 maitre, 4 chef de rang e 8 addetti di sala. Tutte le persone che lavoreranno a contatto con il pubblico/cliente verranno definiti dei cantastorie. Il loro ruolo non è solo quello di prendere le comande e portare i piatti, ma di spiegare il cibo, le tradizioni, le ricette e la cultura culinaria italiana. Più 2 addetti al lavaggio e 2 per la cassa. Tre addetti al cocktail bar. A quanto ammontano i finanziamenti ricevuti da Invitalia? Sono stati ottenuti 2 finanziamenti Invitalia con la misura agevolata Resto al Sud, per un totale complessivo di 350.000 euro + 70.000 euro per il Decreto Rilancia Italia post Covid sempre tramite Invitalia.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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