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L’Italcanoa a Tokyo per regalare un sorriso ad Antonio Rossi

L'ex campione olimpico ricoverato a Como dopo un infarto durante una gara ciclistica, sta bene e farà il tifo da casa per gli azzurri. In Giappone 7 azzurri e attesa per il siracusano Samuele Burgo nel K1 1000 e K2 1000. I saluti del generale Parrinello Comandante del Gruppo Polisportivo Fiamme Gialle

Di Lorenzo Magrì |

L’Italia della canoa a Tokyo senza un testimonial d'eccezione come Antonio Rossi, colpito da un infarto domenica scorsa durante una gara di grand fondo in bici a Conegliano, ma fortunatamente adesso fuori pericolo. Rossi è tuttora ricoverato nel reparto di emodinamica dopo essere stato sottoposto ad una angioplastica, con cui gli è stato impiantato uno stent in grado di «riparargli l’arteria». «Ora fortunatamente è tutto sotto controllo e sto bene – le prime parole di Rossi – e anche se ancora non posso fare grandi sforzi conto di ritornare rapidamente alla normalità. E dire che proprio in queste ore sarei dovuto partire per le Olimpiadi di Tokyo, viaggio a cui avevo rinunciato a causa dei rigidi controlli, vorrà dire che me le seguirò tranquillamente da casa».

E di Antonio Rossi rimane ancora impressa nella mente l'indimenticabile doppietta ad Atlanta 1996, oro nel K1 500 e oro con Daniele Scarpa nel K2 1000. E proprio in questa specialità della velocità la canoa azzurra ha una grande tradizione con l'ultima medaglia, il bronzo nel K2 1000 ai Giochi di Pechino 2008 della coppia siculo-veneta Antonio Scaduto e Andrea Facchin, l'Italia a Tokyo schiera una coppia "targata" Fiamme Gialle lo stesso team di Rossi e del megarese Scaduto, composta dal siracusano Samuele Burgo e dal veneto Luca Beccaro.

Questi due formidabili atleti fanno parte del gruppo di 7 azzurri a Tokyo che comprende anche il pavese Manfredi Rizza e Francesca Genzo nella velocità (via alle gare il 2 agosto) e nello slalom (in gara da domenica) Giovanni De Gennaro, Stefanie Horn e Marta Bertoncelli. Manfredi Rizza è sttao 6° a Rio 2016, mentre esordio assoluto nell K2 1000 per Burgo (il siracusano sarà in gara anche nel K1 1000) e Beccaro i due atleti del Gs Fiamme Gialle che alla vigilia della partenza, a Castelporziano, sede della sezione canoa e canottaggio delle Fiamme Gialle, hanno ricevuto la visita del Comandante del Gruppo Polisportivo Fiamme Gialle, il Gen. B. Vincenzo Parrinello, catanese, che ha salutato gli atleti e il ct azzurro Oreste Perri e il megarese Antonio Scaduto tecnico della canoa delle Fiamme Gialle. «L’augurio – ha sottolineato il gen. Parrinello – che l’Italia torni con tante medaglie da Tokyo».

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