Notizie Locali


SEZIONI
Catania 22°

Lo dico

“Vergogna” è l’emozione che si prova nel percorrere le strade della Sicilia.

Di Redazione |

Con tutto l’amore che provo per la mia amata terra, non mi resta che l’amaro in bocca e tanta vergogna. Purtroppo abitare in Sicilia non è come abitare in Italia. Se si percorre l’autostrada A18, ed io la percorro quotidianamente perché autista di autobus di linea, basta un albero che cade, un incidente, come oggi quando alle tre di notte un’autocarro è finito contro il guard rail bloccando la carreggiata, il traffico rimane bloccato a causa dello sversamento di gasolio dal veicolo, ed ecco che per percorrere qualche centinaio di metri, si viene deviati per alcuni chilometri, ma la cosa più grave è: che i pochi chilometri corrispondono a diverse ore di percorso in più, infatti questa mattina percorrendo l’autostrada A18 da Fiumefreddo verso Catania, senza preavviso alcuno all’ingresso dell’autostrada, giunti a Giarre veniamo deviati sulla SS114 per poter poi fare rientro nuovamente al casello di Acireale, fin qui chi legge potrebbe pensare “tutto regolare” sicuramente si, se questo tratto di strada di circa 10 chilometri si sarebbe percorso in tempi regolari, purtroppo per tutti gli automobilisti, camionisti ed autobus i tempi si sono allungati di oltre 100 minuti, sì proprio così, circa due ore. Colpa principale il semaforo di Guardia-Mangano dove, percorrendo la SS114 si incrocia la SP191 e 164 che nel caso specifico di giornate funestate da alta densità di traffico, la proporzione dei veicoli che si incrociano tra le rispettive strade, è di 3 a 100, mentre il sistema semaforico a tempo, da parità di tempi di attesa, pertanto è chiaro che chi percorre la SS114 è costretto ad estenuanti code, stessa identica cosa succede percorrendo il viale Cristoforo Colombo ad Acireale, che conduce ai caselli. Inutile la presenza dei Vigili Urbani, che oltre ad esibirsi in bella mostra, non riescono minimamente a prendere decisioni riguardo lo svolgimento del traffico veicolare. Chiaramente tutto ciò non accade in Italia, perché già da Villa San Giovanni fino a percorre l’intera rete autostradale italiana, in circostanze analoghe con interventi immediati si devia nella carreggiata opposta, creando un percorso a doppio senso di circolazione fino al superamento del l’ostacolo ma, mai e poi mai si allunga il tempo di percorso di circa due ore. Se poi consideriamo che le relative aperture fra la mezzeria delle due carreggiate, protette da new jersey in cemento, esistono anche sulla A18, poste a distanza di circa un chilometro e mezzo l’uno dall’altro. Purtroppo però non intervengono nell’immediato le squadre di manutenzione per predisporre la giusta segnaletica stradale, e permettere quindi di bai passare l’ostacolo. Ecco perché vorrei sensibilizzare le istituzioni competenti e le Autorità, inoltrando loro la presente nota, affinché intervengono per porre rimedio a tale disagio. Parliamo di un’autostrada che a lume di naso incassa milioni di euro al mese per i pedaggi introitati.

Alfio PapaCOPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

Di più su questi argomenti: