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Ospedale Biancavilla (CT): Covid sotto controllo, per il resto meglio non parlarne

Di Redazione |

Ricoverato presso l’ospedale di Biancavilla già da Martedì 13 ottobre. Sottoposto a tampone molecolare in data 9 ottobre, su base volontaria presso un’ambulatorio privato alla modica cifra di 53 euro. Dopo che ne avevo fatto richiesta all’ASP perché avevo sintomi che già mi davano il dubbio sospetto. Giunto in ospedale, si sono presi cura di me dal punto di vista clinico, praticando le terapie di routine. Purtroppo la macchina organizzativa lascia molto a desiderare, impreparati su tutto, anche nel cambio delle consegne, lo giustifico perché tutto approntato nell’immediatezza. Per i primi tre giorni non passava nessuno neanche per pulire la stanza o i bagni, la polvere che si respira è più intensa del virus. Non funzionano neanche i campanelli acustici, per la chiamata all’infermiere. Dopo tre giorni solo dopo una visita ispettiva, avvenuta ieri da parte dei NAS di Catania, finalmente si vede un poco di pulizia, al punto tale che hanno cambiato anche le lenzuola nei letti. Purtroppo entri ammalato Covid19, però rischi di uscire ammalato di colera, il cibo precotto già da giorni prima, all’apertura delle confezioni è maleodorante. Oggi aprendo la confezione del pollo, che già presentava un colore verdastro, ha emanato un odore di putrido che arrivava alle narici. Mi sono dovuto accontentare di mangiare una mela. Tornando a chi presenta o non presenta sintomi come devono se non di tasca propria fare un tampone e sincerarsi, considerando che non tutti possono permettersi di poterlo pagare. O forse è stato meglio poter usufruire di un bonus vacanze o meglio ancora di un monopattino elettrico? Viva l’Italia di Pulcinella…

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