Tragedia Rigopiano, salvi tre cuccioli dell’hotel

Di Redazione / 23 Gennaio 2017
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Penne (Pescara) – «Un piccolo raggio di sole». Il carabiniere forestale che tiene in braccio uno dei tre cuccioloni bianchi salvati dall’inferno del Rigopiano se li guarda compiaciuto e li accarezza. I piccoli di pastore abruzzese sono usciti vivi dopo 5 giorni dalla neve e dalle macerie e saranno riportati ai genitori, Lupo e Nuvola, che vivevano con loro all’esterno dell’albergo. Un ritrovamento che sorprende e colpisce l’immaginario, anche perché forse accenderà in qualcuno nuove speranze di trovare vivi almeno alcuni dei dispersi ancora sotterrati. Particolare rilevante, a indicare dove si trovavano i tre cagnolini – il locale caldaie – sono stati Giampiero Parete e Fabio Salzetta, cuoco e “factotum”dell’hotel, che si erano salvati sfuggendo alla valanga.
Lupo e Nuvola erano scampati al disastro da soli quel pomeriggio che la montagna è venuta giù. I due pastori abruzzesi erano stati ritrovati più a valle.

Oggi i vigili del fuoco hanno individuato i cuccioli in un locale della struttura collassata. «Erano nel locale caldaia», ha detto una forestale, «abbiamo seguito le indicazioni su dove trovarli. Le abbiamo passate ai vigili del fuoco, loro hanno fatto un buco nel muro in quel punto e li hanno tirati fuori».
I cuccioli sono stati portati in jeep da Rigopiano a Penne, dove sono stati rifocillati e visitati da un veterinario. Appaiono in buone condizioni e giocano con i soccorritori e i giornalisti. «I nomi? Glieli daremo – dice la carabiniera forestale -. Sono già svezzati». Un destino migliore di quello di tanti cani rimasti senza padroni nelle zone terremotate e che si aggirano anche sulle strade del Gran Sasso. Una piccola storia finita bene in una sciagura. Considerando i quattro bambini su quattro scampati alla valanga, sembra che la montagna che ha ucciso così tanto restituisca però vivi tutti i cuccioli.

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