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Catania, vendeva come fresco il pesce decongelato

Di Redazione |

Ancora controlli da parte dei poliziotti del Commissariato Borgo che hanno effettuato verifiche straordinare nel quartiere “Borgo/Picanello”. E il controllo effettuato presso la pescheria, regolarmente autorizzata, dei “Fratelli De Luca – Zu Maru” di via Messina, ha evidenziato il reato di frode in commercio poiché sono stati reperiti sia in cella frigo, sia sul banco di vendita, prodotti della pesca decongelati ma venduti per freschi, il tutto per un quantitativo pari a circa 70 Kg. Calamari, polpi e tranci di pesce spada venivano venduti al pubblico senza l’apposita etichetta di pesce decongelato. Il responsabile è stato denunciato. Il pesce, sequestrato penalmente, previa visita ispettiva da parte del servizio Veterinario Asp di Catania, è stato comunque giudicato idoneo al consumo umano. Inoltre, è stato rinvenuto, all’interno di una cella frigo a +4 gradi centigradi, un ingente quantitativo di pesce spada fresco (3 esemplari per un peso totale di 190 Kg) per il quale il responsabile non è stato in grado di esibire documenti di rintracciabilità. Anche in questo caso, però, il prodotto, rispettando i requisiti di freschezza così come accertato dai veterinari dell’Asp, è risultato idoneo al consumo umano. I lotti di pesce sono stati donati alla Caritas di Catania. Accanto alla “casa del pesce”, insiste un esercizio di gastronomia intestato alla medesima società: il controllo sugli alimenti è stato esteso anche a questo, con esito regolare.

Un ulteriore controllo è stato effettuato presso la macelleria denominata “Bottega della carne di Foti Lucia” che, così come accertato da personale dell’ASP – Servizio Veterinari di Catania -, è risultata essere in regola e le carni, regolarmente tracciate, venivano mantenute nel rispetto delle idonee modalità di conservazione.

Si è proceduto, infine, al controllo del “Compro oro” ubicato in via Principe Nicola denominato l’Angolo D’oro di Mirenda Andrea: nell’occorso, il titolare è stato sanzionato in quanto non ha regolarmente tenuto il registro delle operazioni giornaliere vidimato e bollato dall’Autorità di P.S.. Ulteriore sanzione è stata irrogata al titolare del “Compro oro” poiché al momento del controllo è stato trovato un rappresentante non autorizzato.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA