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Don Jaime e Charlotte Diana, ecco il royal wedding a Palermo

Il capoluogo siciliano è legato ai Borbone - Orléans: il conte e la contessa di Parigi, in esilio, si sposarono nella cattedrale di Palermo 

Di Redazione |

Royal Wedding in Sicilia. Palermo ritorna per qualche giorno capitale del Regno riannodando antichi legami con la famiglia francese dei Borbone-Orléans. Don Jaime di Borbone delle Due Sicilie, duca d Noto e pronipote dei conti di Parigi, si è unito oggi in matrimonio, nel Duomo di Monreale, con l’affascinante nobile scozzese lady Charlotte Diana Lindesay- Bethune.

Oltre duecento gli invitati, tra i quali molti rampolli blasonati e discendenti di illustri famiglie, che si sono ritrovati nel capoluogo siciliano per festeggiare gli sposi. Abiti floreali, capo coperto con cappelli discreti, eleganti, abiti in seta lunghi o sotto il ginocchio per le signore, scialli e sofisticati fascinator, coloratissimi, kilt per gli uomini, e non solo (molti i tight e i morning dress), per ricordare le origini della sposa (anche il padre ha accompagnato all’altare la figlia con un gilet tartan, verde e grigio, i colori del clan della famiglia). E tutti con mascherina e green pass per rispettare le norme anticovid.  Abito in pizzo per la sposa, che in parte ricordava quello indossato da Grace Kelly al matrimonio con Ranieri di Monaco, orecchini e tiara di perle. Completo carta da zucchero per la mamma, invece, Diana Mary Chamberlayne-Macdonald con spilla sul revers e cappello a falde larghe, la madre dello sposo, Sofia Landaluce Y Melarejo di origine spagnola, ha optato per un completo rosa lungo e una mantilla di pizzo nero.  Discendente diretto dall’ultimo re delle Due Sicilie, Francesco II, nipote dell’infante Carlos di Borbone-Due Sicilie e di Anna d’Orléans, 27 anni, una laurea in giurisprudenza e un master in Economia aziendale, per anni don Jaime è stato uno degli scapoli d’oro più corteggiati, fino all’incontro con la giovanissima e affascinante figlia del XVI conte di Lindsay. Coppia glamour, ma non social, riservata, amante dei viaggi, oggi a Palermo per loro un giorno speciale, circondati dall’affetto dei genitori, fratelli, zii, cugini (numerosissimi), dai Borbone, naturalmente, agli Asburgo. 

Una cerimonia che ha rotto anche il drammatico incantesimo della pandemia, in una città legatissima ai Borbone – Orléans (il conte e la contessa di Parigi, in esilio, si sposarono l’8 aprile 1931 nella cattedrale di Palermo). E non è la prima volta che l'Italia si distingue come meta di royal wedding. Lo scorso luglio Kitty Spencer, nipote di lady D, aveva scelto Villa Aldobrandini a Frascati per sposare l’industriale Michael Lewis e nel 2014 Amedeo d’Asburgo-Este, nipote di Paola di Liegi e dell’attuale re del Belgio, e Elisabetta Rosboch Von Wolkenstein avavano optato per la capitale e la basilica di Santa Maria in Trastevere per convolare a nozze.  Ancora sotto il giogo del covid i numerosi invitati sono stati ospitati, ieri, nei palazzi siciliani come quello dei principi Alliata di Pietragliata che ha accolto nei suoi saloni un dinner 'placè' per 90 persone, suddivisi in tre tavoli, un pranzo di famiglia, un aristo-clan felice di condividere e participare alla gioia del matrimonio dei neo sposi, ma soprattutto di ritrovarsi, dopo mesi di attesa e lontananza, finalmente insieme. 

Stasera una parte degli invitati si ritroverà a palazzo Alliata, e un altro gruppo a Palazzo Mazzarino. "Palermo porta aperte – ci dice un palermitano doc- In queste ore la nostra città si sta gustando una movida molto particolare. Un wellcome regale, quello legato al matrimonio di don Jaime d’Orléans e di Charlotte Lindesay- Bethune – aggiunge – Ma l’accoglienza fa parte della natura di noi siciliani, è insita in ciascuno di noi. Vogliamo far sentire tutti a casa propria, principi e immigrati". 

(video Youtube/Marcello Aiello)  COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA