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Ingegneri etnei, borse di studio ai figli (meritevoli) degli iscritti: «Così contrastiamo la fuga di cervelli»

Di Redazione |

CATANIA – Incentivare e sostenere lo studio delle giovani menti brillanti catanesi e mostrare attenzione nei confronti degli iscritti all’Ordine. Con questi obiettivi sono state consegnate le borse di studio messe in palio dalla categoria degli Ingegneri della provincia di Catania e destinate ai figli “meritevoli” di coloro che figurano nella lista dell’albo etneo. «Crediamo – ha spiegato il presidente Mauro Scaccianoce – che dalle eccellenze del territorio possano venire stimoli e idee per un futuro migliore e sicuro. Motivo per cui il nostro Consiglio, come ormai accade da diversi anni, ha deciso di premiare i giovani con un percorso di studi virtuoso. L’obiettivo è dare opportunità e rafforzare il legame con la nostra terra e il nostro Paese, contrastando il fenomeno della fuga di cervelli».

Il riconoscimento economico, infatti, è stato destinato non solo agli iscritti all’Università di Catania, ma anche ai frequentanti di altre facoltà italiane: «Non è stato facile selezionare i migliori, fra le tante domande ricevute, tutte con profili di altissimo spessore a da un futuro certo», hanno aggiunto il presidente della categoria etnea e il segretario dell’Ordine Alfio Torrisi.

I premiati – Annamaria Mirone, Laura Mirone, Giulia De Maria, Francesco Montagno Bozzone e Nuvola Cipressa – hanno accolto con entusiasmo l’iniziativa, vista come una possibilità d’investimento per il loro futuro.  COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA