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Richiesta di aumento di capitale di Hydro Spa, Sidra ottiene proroga al 10 giugno
Il vice presidente De Meo: «Adesso il Comune voti la delibera»
CATANIA – Il passaggio del servizio idrico al gestore unico Sie (Servizi Idrici Etnei), con operatività affidata alla società privata Hydro Catania S.p.A., rappresenta uno snodo cruciale per il territorio etneo. Com’è noto, recentemente Hydro Catania ha deliberato un aumento di capitale, invitando alla sottoscrizione tutti i soci, tra questi anche le società pubbliche, ivi compresa Sidra Spa, società partecipata del Comune di Catania che serve circa 100.000 utenze, pari ad una popolazione media di circa 320.000 abitanti, con una rete acquedottistica che vanta una lunghezza globale di circa 900 km.
La scadenza per sottoscrivere l’aumento di capitale era prevista per il 23 maggio 2025, ma durante le due sedute fissate per deliberare, il Consiglio Comunale etneo - Organo cui compete la decisione - non ha raggiunto il quorum, dunque non si è potuto pronunciare sull’argomento (per ben due volte è venuto a mancare il numero legale, ndc). Pertanto Sidra è stata costretta a chiedere agli altri soci di Hydro di far slittare la scadenza ad altra data.
«Ringraziamo i soci di Hydro Catania per aver concesso la proroga al 10 giugno – ha dichiarato l’avv. Vincenzo De Meo, vicepresidente di Sidra Spa – Sidra è stata l’unica società a non aver ancora sottoscritto l’aumento di capitale, e questo mette a rischio gli equilibri e le future scelte strategiche. Tutti gli altri soci di Hydro, anche le società pubbliche hanno ottemperato alla sottoscrizione. Ci auguriamo che il Comune di Catania si attivi con urgenza: l’adesione all’aumento di capitale è fondamentale per preservare l’attuale quota di partecipazione di Sidra in Hydro. Nei giorni scorsi, il Comune etneo ha approvato il bilancio 2023 di Sidra, che si è chiuso in utile, e di questo siamo soddisfatti. Ma adesso è necessario un passo concreto: una mancata adesione all’aumento di capitale causerebbe un grave danno a Sidra, e quindi al Comune stesso, che ne è socio unico. Auspichiamo dunque che, vista la rilevanza della questione, il Consiglio comunale possa esprimersi al più presto con un parere favorevole».