17enne morto, interrogato camionista
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E’ un camionista di 45 anni, della provincia di Padova, l’uomo che dopo essere stato fermato e interrogato a lungo la notte scorsa, ora si trova rinchiuso nel carcere di Rovigo con l’accusa di omicidio stradale aggravato dalla fuga. Su lui e sul suo camion bianco si sono concentrate le indagini dei carabinieri del nucleo investigativo di Siena, coordinate dal sostituto procuratore Siro De Flammineis, dopo la morte di Arturo Pratelli, il 17enne travolto e ucciso venerdì sera sulla provinciale 73, a poche decine di metri da casa sua, a Sovicille (Siena) mentre rientrava dagli allenamenti di calcio.
Ad incastrare l’uomo, per il quale la procura della Repubblica ha emesso un fermo d’indiziato di delitto, sono stati i filmati delle telecamere di video sorveglianza della zona. Il 45enne avrebbe detto ai militari che lo hanno sentito, di essere certo di aver colpito un palo per le indicazioni stradali. Una difesa che non convince i carabinieri: il camion dopo aver proseguito la sua marcia, all’altezza di una rotonda avrebbe fatto inversione per ripassare davanti al luogo dell’incidente.
La città di Siena è ancora sconvolta. Arturo, pur residente nella vicina Sovicille, nella città del Palio era molto conosciuto: frequentava il liceo scientifico Galilei, era tifoso della Robur e tra i fondatori dei 'Boys', contradaiolo dell’Aquila e calciatore della juniores del Gsd Berardenga. Non ha voluto far mancare l’affetto della città il sindaco di Siena Luigi De Mossi che ha espresso «solidarietà e vicinanza per l'immane tragedia» alla famiglia.
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