Aggredì tassista e ora vuole risarcirlo
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MILANO, 5 DIC - Vuole risarcire il tassista a cui ha quasi staccato il lobo di un orecchio con un morso, il bodybuilder Antonio Bini, a processo con l'accusa di lesioni aggravate dai futili motivi per l'aggressione a Pier Federico Bossi, avvenuta dopo una banale lite di viabilità lo scorso 28 novembre vicino alla stazione Centrale di Milano. Il giudice Carlo Cotta della 11ma sezione penale di Milano, infatti, ha rinviato l'udienza al prossimo 11 dicembre per consentire ai legali delle parti di trovare un accordo sull' eventuale risarcimento del danno. Il 48enne autista del taxi, difeso dagli avvocati Sostene Invernizzi e Mauro Mocchi, si è costituito parte civile questa mattina. Nella prossima udienza verranno anche discusse eventuali richieste di riti alternativi (patteggiamento, rito abbreviato) o di sospensione del processo con messa alla prova. Tutte richieste che potrebbero essere formalizzate nella prossima udienza dai legali del bodybuilder, difeso dagli avvocati Beatrice Saldarini e Patrizia Pancanti.