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Attentato stazione carabinieri Bologna, danni ma non feriti
Attacco esplosivo nella notte ad una stazione dei Carabinieri della periferia di Bologna. Due taniche di benzina innescate da una miccia sono state posizionate davanti all’ingresso della stazione ‘Corticella’ di via San Savino: l’ordigno ha provocato danni. Non ci sono feriti tra i militari all’interno. La modalità farebbero pensare alla matrice anarchica, ma sono in corso accertamenti; nel pomeriggio in città è atteso il premier Matteo Renzi per un incontro in vista del Referendum.
L’esplosione, avvertita verso le 3, ha divelto la porta a vetri all’ingresso e frantumato due finestre al piano terra della stazione, annerendo la facciata della caserma che si trova quasi alla fine di una strada senza uscita, nei pressi di una chiesa parrocchiale. Nella caserma sono in servizio meno di dieci militari, alcuni dei quali dormivano all’interno dell’edificio. Il boato ha svegliato anche i residenti nei palazzi vicini. C’è un sistema con telecamere che però sembra siano andate anch’esse danneggiate: gli investigatori sono al lavoro per cercare tracce utili e al momento non escludono alcuna pista.
L’attentato, secondo gli investigatori, rappresenta una salto di qualità, nelle modalità e nei danni provocati. Si stanno conducendo accertamenti su quello che è rimasto dell’ordigno, che conteneva di certo un’importante quantità di polvere pirica o altra sostanza esplodente che si sta analizzando. Negli ultimi tempi a Bologna c’erano stati sabotaggi incendiari all’Alta velocità, congegni inesplosi lasciati in uffici postali e sono state intercettate lettere con polvere, indirizzate a ditte che lavorano nei Cie: tutti ‘segnali’ di stampo anarchico che hanno destato preoccupazione, ma che però non avevano avuto l’impatto di quello che si è verificato nella notte in via San Savino. Non si ricorda un episodio del genere contro i militari, a Bologna.
Galletti, un attentato vigliacco – “Un attentato vigliacco. Se l’obiettivo era quello di rendere più debole l’Arma dei Carabinieri sappiano che invece questo è il miglior modo per renderli più forti e rendere più forte lo Stato”. Questo il commento del ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti, arrivato ad esprimere “vicinanza alle forze dell’ordine” da parte del Governo alla stazione ‘Corticella’ di Bologna. “Ci sarà il massimo impegno per identificare gli attentatori – assicura – li troveremo”. Collega l’attentato alla presenza di Matteo Renzi nel pomeriggio in città? “Questo lo stabiliranno le indagini. Per ora non c’è nessun collegamento. In città, lo sappiamo, operano dei gruppi anarchici. Non sappiamo se sono loro, il primo sospetto ricade su di loro, naturalmente. Ma questo non vuole dire che ci siano degli elementi per definire la matrice dell’attentato. L’importanza è che si sappia che le forze dell’ordine e i Carabinieri continueranno ad operare – ha aggiunto – con la massima tenacia. Alle 18 la stazione sarà già riaperta e andremo avanti”.
Sgomento e preoccupazione. Questo si legge nelle espressioni e nelle parole dei residenti di via San Savino, molti svegliati nella notte dall’attentato esplosivo alla stazione dei Carabinieri ‘Corticella’ di Bologna. L’edificio, che non è difeso da recinzioni, si trova in fondo ad una strada chiusa, che finisce in un sottopassaggio ferroviario; è di fronte alla chiesa parrocchiale, raggiunta da diversi fedeli per la messa domenicale e quasi tutti fanno tappa davanti alla caserma, salutando i militari che nel quartiere sono un punto di riferimento riconosciuto. Le persone si fermano a guardare i danni, che non hanno risparmiato l’insegna dell’Arma. “Siamo storditi, è un fatto molto grave”, ha detto il presidente del Quartiere Navile Daniele Ara, tra i primi ad arrivare per portare “solidarietà ai Carabinieri e alle persone che abitano lì, che si sono molto spaventate”. Per Ara, “è stato un segnale che qualcuno vuole dare allo Stato”.
LE REAZIONI – “L’attentato di questa notte alla è un atto molto grave che condanniamo con totale fermezza. Esprimiamo all’Arma dei Carabinieri la nostra solidarietà e vicinanza e nella speranza che i responsabili vengano individuati al più presto”, dice il capogruppo del Pd alla Camera Ettore Rosato.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA