Berlusconi: ad Arcore familiari e amici di una vita per la camera ardente, Milano si prepara ai funerali di Stato tra maxischermi e cerimoniali
Anche Marcello Dell'Utri a Villa San Martino per un ultimo saluto al grande amico con cui ha fondato Forza Italia
Dalle prime ore di questa mattina, nonostante la pioggia incessante, giornalisti e oparatori tv presidiano l’ingresso di Villa San Martino, dove da ieri pomeriggio è stata trasferita la salma di Silvio Berlusconi morto ieri a 86 anni all’ospedale San Raffaele di Milano. E’ stato deciso che la camera ardente dell’ex premier sarà allestita in forma strettamente privata nella villa di Arcore. E qui alla spicciolata questa mattina sono arrivati i familiari e gli amici di una vita del Cavaliere, dal siciliano Marcello dell’Utri, grande amico di Silvio Berlusconi e assieme a lui tra i fondatori di Forza Italia all'ex sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, fino alla capogruppo al Senato di Forza Italia, Licia Ronzulli.
Anche alcuni curiosi si sono fermati davanti alla villa dove sono stati deposti fiori, cartelloni, bandiere di Forza Italia e sciarpe del Milan. Decine di omaggi e ricordi sono stati lasciati davanti all’ingresso della dimora storica. C'è anche uno striscione con scritto "Grazie in eterno presidente" a firma dei tifosi della curva del Monza calcio.
La riunione
Intanto Milano si sta preparando ad accogliere i funerali di Stato, che saranno celebrati dall’arcivescovo Mario Delpini domani alle 15 in Duomo. Dalle 11 è in corso una riunione in prefettura per mettere a punto i dettagli della cerimonia. Oltre al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ci saranno numerosi esponenti del governo e personalità dall’estero.
I funerali di Stato sono riservati ai presidenti degli organismi costituzionali, agli ex presidenti della Repubblica e agli ex premier, ai ministri deceduti durante la loro permanenza in carica nonchè alle persone che hanno reso onore alla nazione, alle vittime del terrorismo. I funerali di stato prevedono la presenza di 6 carabinieri in alta uniforme che riservano al feretro in entrata e in uscita dalla chiesa gli onori militari. Così come è prevista una orazione commemorativa ufficiale.
Il lutto nazionale
Alcuni maxischermi saranno allestiti in piazza Duomo, mentre la bara del Cavaliere sosterà sul sagrato della cattedrale solo per qualche minuto. Domani, inoltre, sarà lutto nazionale. Anche il lutto nazionale è deciso dal cerimoniale di Stato in base alle leggi vigenti che riconoscono anche per gli ex presidenti del Consiglio e gli ex presidenti della Repubblica la possibilità di proclamarlo.
La prima volta per un ex premier
In ogni caso, con Silvio Berlusconi è la prima volta che viene deciso il lutto nazionale per un ex premier.
Il giorno di lutto nazionale prevede le bandiere a mezz'asta sulle facciate di tutti gli edfici pubblici e due strisce di velo nero per le bandiere interne. Durante il giorno di lutto gli esponenti del governo sono obbligati a cancellare gli impegni pubblici mentre c'è la possibilità per i negozi di decidere di tenere abbassate le serrande per tutta la giornata.
Il necrologio
Proseguono anche gli attestati di riconoscenza e il ricordo di chi lo ha conosciuto. In un necrologio, la prima moglie Carla Elvira Dall’Oglio scrive: «Carissimo Silvio, sei stato un grande uomo e uno straordinario papà per i nostri figli. Ricorderò per sempre la bellezza degli anni trascorsi insieme. Un abbraccio infinito». In un’intervista a la Repubblica, l’ex compagna Francesca Pascale dice: «E' triste, ho un peso sul cuore, le parole mancano, la morte è una cosa seria, diceva Totò. Oggi provo solo dolore, e quello non si spiega. Con Berlusconi potevi scontrarti, litigare, ma era difficile cancellarlo per sempre. Lo amavi o lo odiavi», afferma. «Era la mia vecchia vita, oggi è morta con lui», prosegue Pascale. «E' un po' come se avessi perso di nuovo mia madre: quello fu un vuoto devastante», continua. Berlusconi «mi ha dato tanto: e certo, non solo per gli agi, il lusso che in quegli anni ho visto», ma per il «mondo che mi ha fatto conoscere, degli scenari in cui mi sono ritrovata».