Cadavere con ferita alla testa, trovati soldi sparsi a terra

Di Redazione / 25 Febbraio 2022

BOSA, 25 FEB – Omicidio o evento accidentale?
L’ultima parola sulla morte dell’allevatore 49enne Roberto
Passerò, trovato cadavere ieri mattina in un cortile al centro
di Bosa (Oristano) con una profonda ferita alla testa, la potrà
dire solo l’autopsia fissata per lunedì prossimo al Policlinico
di Monserrato (Cagliari) e affidata al medico legale Roberto
Demontis. L’esame dovrà chiarire in prima battuta chi o casa
abbia provocato quella lesione al cranio risultata fatale.
Ma ci sono altri nodi da sciogliere per gli inquirenti. Il
primo riguarda i soldi trovati a 20 metri di distanza dal
cadavere: banconote sparse per terra la cui somma sarebbe stata
incassata da Passerò per l’affitto di un locale di sua proprietà
a una organizzazione politica. Non è chiaro poi il motivo per
cui la vittima ieri mattina si trovasse in quello stretto
cortile tra due palazzi di via Alghero, a due isolati
dall’abitazione in cui viveva con la madre.
Le indagini dei Carabinieri della Compagnia di Macomer,
coordinati dal Pm di Oristano Marco De Crescenzo, procedono a
ritmo serrato. Da ieri vengono sentite le persone più vicine a
Passerò per cercare di ricostruire gli ultimi spostamenti
dell’uomo nella giornata di mercoledì, quando è stato visto per
l’ultima volta dagli amici al bar.
Elementi fondamentali per la soluzione del caso sono comunque
attesi dall’autopsia: dalla profonfità della ferita sulla testa
sarà possibile capire se è compatibile con una caduta
accidentale o se invece sia stata provocata da una aggressione.
E ancora l’esame dovrà chiarire se l’allevatore soffrisse di
patologie o se abbia fatto uso di alcolici o droghe che
potrebbero avergli provocato un malore e quindi una caduta. Un
puzzle ancora da chiudere da cui dipendono le sorti
dell’inchiesta, ovvero decidere se archiviare il caso come fatto
accidentale o indagare per omicidio, ipotesi finora più
accredita dagli inquirenti.

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