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Concertone del Primo Maggio: i giovani sfidano la pioggia, la generazione #1m2023 c’è e si fa sentire

Nel prato sono organizzati con teli e pic nic, c’è persino chi festeggia l’addio al nubilato con tanto di velo da sposina.

Di Giorgia Lodato |

Non importa che la giornata, a Roma, sia grigia e uggiosa. Il concerto del primo maggio per tantissimi giovani è un appuntamento a cui non si può mancare, neanche con il diluvio. E quindi eccoli, già molte ore prima dell’inizio del live, che si dirigono verso piazza San Giovanni. Impermeabili, ombrelli, scarpe comode, un pensiero fisso – e se piove? – tanta voglia di vedere sul palco della festa dei lavoratori i loro beniamini.

La generazione #1m2023 c’è e si fa sentire. Sotto palco cantano Tango, il brano di Tananai che da Sanremo è entrato nel cuore di molti. Nel prato sono organizzati con teli e pic nic, c’è persino chi festeggia l’addio al nubilato con tanto di velo da sposina. Sui marciapiedi si mangia e si fa amicizia. C’è anche Nicholas, 8 anni. I suoi genitori lo hanno portato al suo primo concerto ed è emozionatissimo. C’è chi è accampato dalle 22 di ieri sera per conquistare i posti in prima fila.

Sono venuti per Lazza, per Ariete, per Tananai, per Emma, per Fulminacci.

Tanta musica, ma non solo. Il primo maggio è anche diritti, lavoro, rispetto, pace. Ed ecco che sul palco viene raccontata la storia di Lorenzo, studente liceale morto durante l’alternanza scuola lavoro. Viene chiesto ai ragazzi di scrivere “il diritto che mi manca” per riscrivere la Costituzione.

E la pioggia, intanto, non dà tregua. Ma il primo maggio non si ferma, le mani sono in alto, gli ombrelli colorati disegnano un arcobaleno sul cielo di Piazza San Giovanni. La generazione #1m2023 resiste. Per la musica e a ritmo di musica.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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