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Corona, ora mi sento accerchiato

Di Redazione |

MILANO, 8 NOV – “Mi sento accerchiato, ho commesso un errore ma non un reato, se mi date il tempo per pagare le tasse su quei contanti potrò proseguire nell’affidamento, perché sono una persona onesta che ha guadagnato un mucchio di soldi ammazzandosi di lavoro”. Sono queste, in sostanza, le parole usate oggi da Fabrizio Corona nell’udienza davanti ai giudici del Tribunale di Sorveglianza di Milano che dovranno decidere se revocare o meno l’affidamento in prova ai servizi sociali (ora sospeso) all’ex agente fotografico, tornato in carcere quasi un mese fa con l’accusa di intestazione fittizia di beni e a cui ieri è stata anche sequestrata la casa. “Sono andato a denunciare la bomba carta esplosa sotto casa mia la scorsa estate e da lì è partito tutto, mi hanno trattato come un criminale, ma io su quei contanti (1,7 milioni di euro sono stati trovati in un controsoffitto, ndr) sono ancora in tempo per pagare le tasse”.

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