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Dalle torce alle medicine: cosa mettere nel kit di sopravvivenza in caso di guerra

E’ uno dei cardini delle strategie della "Unione per la preparazione alle emergenze"

Di Sabina Rosset |

L’Ue vuole che ogni Stato membro individui un kit di sopravvivenza di 72 ore per i cittadini per affrontare ogni possibile crisi: E’ uno dei cardini delle strategie della “Unione per la preparazione alle emergenze” con cui Bruxelles chiede anche ai Paesi dell’Unione di creare stoccaggi di forniture essenziali e una miglior collaborazione civile-militare. Si tratta di prepararsi a crisi che vanno dai disastri naturali, fino agli attacchi informatici o militari.

Ā«Dobbiamo pensare in modo diverso perchĆ© le minacce sono diverse, dobbiamo pensare in grande perchĆ© anche le minacce sono più grandiĀ», ha detto la commissaria per la Gestione delle crisi Hadja Lahbib. Serve Ā«nuova mentalitĆ  di preparazioneĀ», ha sottolineato la vice presidente esecutiva Roxana Minzatu: tutti devono saper Ā«cosa fare in qualsiasi emergenza, indipendentemente dalla sua naturaĀ», serve agilitĆ  degli Stati Ue Ā«per aumentare l’efficienza, risparmiare tempo e salvare viteĀ». Ā«Stiamo rafforzando la responsabilitĆ  e la capacitĆ  di reazione dei cittadini affinchĆ© siano meno vulnerabili e subiscano minori conseguenze – ha detto il vicepresidente esecutivo della Commissione Raffaele Fitto -. Prepararsi ad affrontare le sfide rappresenta un modo concreto per mantenere e rafforzare l’unitĆ , la pace e la solidarietĆ  all’interno dell’UeĀ».

Sul kit per le 72 ore Lahbib ha postato un video sui social dove con toni anche scherzosi elenca il contenuto di una borsa di emergenza: documenti di identitĆ  in una confezione impermeabile, acqua, una torcia, un coltellino svizzero, fiammiferi e accendino, medicine e cibo in scatola. E “ovviamente del contante, perchĆ© nel mezzo di una crisi il cash ĆØ sovrano e la tua carta di credito può essere solo un pezzo di plasticaĀ», ha detto la commissaria belga, aggiungendo alla busta un mazzo di carte, un caricabatterie e una power bank per il cellulare, senza dimenticare gli occhiali da vista. Ā«Questa ĆØ la Commissaria europea per la Preparazione e gestione delle crisi – ha polemizzato la delegazione al Pe del M5s -. Che fa questo video. Mentre loro giocano, la guerra in Ucraina continua e i cittadini europei pagano bollette alle stelle. Prima questa Commissione va a casa e meglio ĆØĀ».

Le strategie Ue verranno sviluppate con linee guida ai Paesi da qui al 2027 in 63 punti. Indicazioni sui kit per le prime 72 ore di crisi arriveranno nel 2026. Quando nell’ambito della cooperazione civile-militare si prevedono linee guida su esercitazioni Ue o con anche la Nato. Per la resilienza delle funzioni vitali della societĆ  si guarderĆ  a rivedere il meccanismo di protezione civile, a una strategia di stoccaggio Ue o a contromisure mediche (giĆ  nel 2025), ma anche a “istituire uno scudo spaziale europeo per difendere meglio l’Ue e gli interessi di sicurezza dei suoi Stati membriĀ» (2027).

Vari Stati Ue hanno giĆ  linee guida di emergenza. In Francia il kit prevede cibo, acqua, medicine, una radio portatile, una torcia elettrica, batterie di riserva, caricabatterie, denaro contante, copie di documenti importanti tra cui prescrizioni mediche, chiavi di riserva, vestiti caldi e utensili di base come coltelli multiuso. I piani di Svezia, Norvegia e Finlandia affrontano anche rischio bellici includendo compresse con ioduro di potassio per incidenti o attacchi nucleari. Nel vademecum della Svezia Ā«si parla anche di avere buoni rapporti con i vicini perchĆ© potreste averne bisogno in caso di emergenzaĀ», ha sottolineato Lahbib.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA