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Dl semplificazioni, così il decreto complicherà la vita degli automobilisti

Di Redazione |

ROMA – Dal decreto Semplificazioni si attendevano alcune novità riguardanti il Codice della strada, soprattutto per favorire quella che viene definita mobilità dolce. Ma molti media e molte associazioni di utenti hanno sottolineato che nel definire questo Dl «il Parlamento è andato molto oltre le attese» introducendo novità che non solo non semplificano nulla ma che anzi secondo alcuni operaori del settore complicano molto la vita degli automobilisti.

Innanzitutto con l’autorizzazione (soggetta al parere del Prefetto) di installare apparecchi fissi per il controllo della velocità sulle strade urbane. Questa norma rischia di generare valanghe di multe e ricorsi replicando quanto era accaduto con i controlli semaforici, lamentano.

Altro provvedimento contestato è quello inserito al nuovo articolo 12 bis del CdS. E’ la norma che consente ai dipendenti dei Comuni e delle società per la gestione della sosta di accertare le violazioni – compresa la fermata – in ambito urbano. “Poteri speciali” anche ai dipendenti delle municipalizzate (come i trasporti urbani) o delle imprese per la raccolta dei rifiuti solo nei casi «connessi all’espletamento delle predette attività». Accertamento possibile con «tecnologia digitale e strumenti fotografici» da parte di persone senza precedenti penali e dopo il superamento «di una adeguata formazione».

Il Dl, la cui conversione è in corso tra Camera e Senato, prevede inoltre che le bici possanno circolare contromano. Lo faranno unicamente su strade urbane con limite a 30 km/h o nelle Ztl e «indipendentemente dalla larghezza della carreggiata, dalla presenza e dalla posizione di aree per la sosta veicolare e dalla massa dei veicoli autorizzati al transito».

Con il Dl Semplificazioni, oltre alla ridefinizione della corsia ciclabile – che potrà essere impegnata anche da altri veicoli come i bus o attraversata – debutta la cosiddetta strada urbana ciclabile. Ha un’unica carreggiata, banchine pavimentate e marciapiedi, con limite di velocità non superiore a 30 km/h. In questa situazione – si badi bene – la priorità è per i velocipedi.

Precedenza alle bici anche nelle strade urbane a senso unico in cui è consentita la circolazione a doppio senso ciclabile. Poche le concessioni a favore del mondo delle auto. Viene rivisto il divieto di circolazione con targhe estere (ma con molte esclusioni) e si regolamenta la sosta negli spazi per la ricarica delle auto elettriche, che dovranno essere liberati un’ora dopo il termine dell’operazione. Come Taxi e Ncc si potranno utilizzare anche vetture a noleggio a lungo termine e non solo quelle in leasing.

Cade il divieto di circolare in autostrada con moto a tre ruote da 250 cc in su e comunque di potenza non inferiore a 15 kW.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA