Domiciliari negati a detenuto con Sla, ‘può stare in cella’

Di Redazione / 08 Aprile 2022

TORINO, 08 APR – C’è “piena compatibilità” tra le
condizioni di salute di Maximiliano Cinieri e la detenzione in
carcere. Lo sostiene, in una nota, il presidente del Tribunale
di Asti, Giancarlo Girolami, che cita le conclusioni del perito
d’ufficio nominato dal Gip, “sicuramente super partes”. E
definisce “irrilevanti le affermazioni, parziali, di altri
medici e, a maggior ragione, quelle di altre persone interessate
a vario titolo alla vicenda”. Il riferimento è alla polemica
sollevata dai famigliari del detenuto, malato di Sla, che
attraverso un legale hanno più volte chiesto la scarcerazione di
Cinieri, in carcere dallo scorso agosto per scontare una
condanna a otto anni per estorsione.
Contro la decisione del Gip del Tribunale di Asti la difesa
di Cinieri ha proposto impugnazione, che il Tribunale del
riesame ha respinto confermando la decisione del gip e, quindi,
la compatibilità delle condizioni di salute del detenuto con la
detenzione. “E’ fuorviante ed errato quindi asserire che il Gip
si ostina a tenere in carcere una persona che, a detta di tutti
i medici, non vi dovrebbe stare per le condizioni di salute,
come è fuorviante una ricostruzione parziale dei fatti, che
ometta la notizia più importante, cioè il fatto che la decisione
del gip si fonda su una perizia medica d’ufficio di organo super
partes ed è stata confermata dal Tribunale del riesame di
Torino”.

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