Festini e cocaina: nove condanne e due patteggiamenti

Di Redazione / 21 Febbraio 2022

BOLOGNA, 21 FEB – Nove condanne in abbreviato, la
più alta a quattro anni e due mesi, due patteggiamenti e un
rinvio a giudizio. Si conclude così in primo grado, davanti al
Gup Alberto Gamberini, il processo nato dall’inchiesta di
carabinieri e Procura di Bologna chiamata ‘Villa Inferno’, dal
nome della casa in cui si sarebbero tenuti festini a base di
sesso e cocaina. Per diversi imputati, non per tutti, sono
caduti i reati legati alle prestazioni sessuali di una 17enne in
cambio di soldi e droga e per molti è stato ridimensionato anche
lo spaccio, riqualificato nell’ipotesi di lieve entità.
Davide Bacci, proprietario della villa, difeso dall’avvocato
Alessandro Cristofori, ha patteggiato due anni, mentre l’ex
candidato della Lega Luca Cavazza, unico presente in aula alla
lettura della sentenza, ha patteggiato un anno e otto mesi con
la condizionale. “Un incubo finito”, ha commentato Cavazza,
affiancato dai suoi avvocati, Ercole Cavarretta e Massimiliano
Bacillieri.

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