I RAGAZZI SCOMPARSI
Filippo Turetta arrestato in Germania: così è finita la lunga fuga dell’assassino di Giulia
Il 22enne bloccato in auto sull'autostrada all’altezza della cittadina di Bud Durremberg, vicino Lpsia: ora si trova ora in un ufficio della polizia tedesca
E’ stato arrestato in Germania vicino Lipsia Filippo Turetta, il 22enne accusato dell’omicidio di Giulia Cecchettin. Turetta, secondo quanto si apprende, è stato bloccato in auto sull’autostrada A9 all’altezza della cittadina di Bud Durremberg e si trova ora in un ufficio della polizia tedesca.
Bisognerà ora attendere i tempi tecnici previsti dalle procedure – in genere qualche settimana – per l’estradizione in Italia di Filippo Turetta, fermato in Germania in esecuzione del mandato d’arresto europeo firmato dalla procura di Venezia.
Le procedure
La Germania dovrà adottare la decisione finale sull’esecuzione del mandato entro 60 giorni dall’arresto. Se Turetta acconsente alla consegna, la decisione è presa entro 10 giorni. Il ricercato, prevedono le norme, deve essere consegnato il più rapidamente possibile a una data convenuta tra le autorità incaricate, al massimo entro 10 giorni dalla decisione finale relativa all’esecuzione del mandato d’arresto europeo.
Al giovane viene ora notificato il mandato d’arresto da parte delle autorità tedesche; sarà quindi portato davanti a un giudice di quel Paese per la procedura di validazione. Turetta ha diritto ad avere un legale, un interprete ed il gratuito patrocinio. Esaurito l’iter in Germania, sarà consegnato alle autorità italiane, attraverso lo Scip, il Servizio per la cooperazione internazionale di polizia, che opera presso la Direzione centrale della Polizia criminale. Gli agenti andranno in Germania a prendere il giovane e lo porteranno in Italia, in genere con un volo diretto a Fiumicino dove sarà eseguito l’ordine di custodia cautelare in carcere.
La lunga fuga
Da Vigonovo a Lienz fino a Lipsia. Dal Veneto all’Austria e poi alla Germania, passando per il lago di Bracis, in Friuli Venezia-Giulia, dove è stato trovato il cadavere della sua ex fidanzata, Giulia Cecchettin. La lunga fuga di Filippo Turetta è stata immortalata dalle telecamere delle strade percorse alla guida della sua auto. Per una settimana intera la targa della Grande Punto nera ha fatto il giro di social e televisioni, in un accorato appello globale a segnalare la presenza del mezzo a chiunque lo riconoscesse. L’ultimo frame era arrivato dall’Austria dove domenica scorsa i sistemi di controllo stradale avevano fotografato il passaggio della Grande Punto a Lienz e in Carinzia.
La fuga del presunto omicida era partita da Vigonovo, il paesino a due pasi da Padova dove sabato scorso le telecamere di un’azienda hanno registrato l’aggressione contro Giulia che prima cerca di fuggire e poi viene caricata con violenza all’interno dell’auto. Per ricostruire il tragitto percorso da Turetta sono stati fondamentali i video delle telecamere.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA