Gioielli nel cappotto dall’Italia, Kiev li rende

Di Redazione / 29 Aprile 2022

(di Simona Tagliaventi)
(ANSA) – ROMA, 29 APR – Bracciali, catenine, ciondoli. Tutti
oggetti preziosi, rigorosamente d’oro. Quando i volontari
ucraini hanno aperto i pacchi contenenti aiuti umanitari
provenienti dall’Italia, nella tasca di un cappotto hanno
trovato diversi gioielli che hanno un valore economico
importante ma potrebbero averne uno affettivo anche superiore.
Alcuni monili hanno dei nomi incisi e forse si trovavano
dimenticati in quel cappotto dismesso da tempo. E’ scattata
quindi la gara per ritrovare il legittimo proprietario che non
si esclude possa essere una persona anziana.
Tramite Facebook e altri social, dive vengono riportati anche
numeri di telefono, sono state divulgate le foto dei gioielli
affinché chi li aveva avuti fino a pochi giorni fa possa
rientrarne in possesso: “Siamo giunti alla conclusione che
questi oggetti di valore – spiegano i volontari dell’Unione
Speciale di Stato – ci siano giunti per caso. Per chi li
possedeva contano molto in quanto legati a eventi della vita di
chi li ha avuti in dono”. Di tenerli, anche se in questo momento
sarebbero utili e se venduti potrebbero tradursi in altri aiuti
umanitari, non se ne parla proprio.
“Chi riconosce questi gioielli faccia sapere all’Ambasciata
ucraina in Italia o a noi il modo per restituirli – dice Oles
Horodestskyy, presidente dell’Associazione cristiana degli
ucraini in Italia – Ringraziamo tutti per gli aiuti ma ma questi
oggetti devono rientrare nelle mani del proprietario”.
Horodestskyy approfitta di questa storia per fare un altro
appello: “Passata la prima grande ondata di solidarietà
chiediamo ai cittadini ucraini che vivono in Italia di
continuare a darci una mano rivolgendosi alla basilica di Santa
Sofia”. E’ da lì che sono partiti 60 tir con vestiti,
medicinali, prodotti alimentari a lunga conservazione.
“Questa catena di solidarietà che si è allentata deve tornare
a essere più forte di prima – continua – Le richieste di aiuto
continuano ad arrivare, c’è sempre bisogno di dare una mano ai
nostri connazionali in questo difficile momento”.

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