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Guida francese morta a Courmayeur, ‘aveva un cuore d’oro’

A Chamonix amici e i colleghi piangono Yan Raulet

Di Redazione |

AOSTA, 27 FEB – “Era veramente generoso, un’anima buona, un cuore d’oro. Che perdita enorme”. Sui social amici e colleghi piangono la guida alpina Yan Raulet, il sessantenne francese morto ieri a Courmayeur (Aosta) in un incidente con gli sci in fuoripista. Residente a Chamonix (Francia), è precipitato da un salto di roccia per circa 20 metri dopo essersi staccato dal gruppo che guidava per andare a verificare un percorso. I quattro clienti che lo aspettavano, non vedendolo tornare, hanno dato l’allarme. Non sono serviti i tentativi di rianimazione, durati circa un’ora, da parte del medico dell’equipaggio del Soccorso alpino valdostano. L’incidente si è verificato in una zona in fuoripista non vietata agli sciatori, tra gli impianti di risalita Zerotta e Peindeint. Gli accertamenti sono affidati alla polizia di Stato. Raulet era una guida alpina indipendente, non iscritta ad associazioni, ed era conosciuto anche in Valle d’Aosta, in particolare ai piedi del Monte Bianco, dove spesso portava i suoi clienti. Lascia la moglie e una figlia. “Spirito libero”, grazie al “tuo piccolo sito web fatto in casa che avevi realizzato e gestito da autodidatta e che ancora fa innervosire i grandi nomi locali nei risultati di ricerca” online, “mi davi lavoro ogni inverno – scrive sui social una persona amica, oltre che collega – e molto spesso non ricevevi alcuna commissione”. Ma “chiedevi solo di tanto in tanto qualche buona bottiglia di questo buon vino, che amavi forse almeno quanto lo sci e i passi alpini o pirenaici. Ti sei giustificato rallegrandoti di partecipare così allo ‘sforzo rivoluzionario”.

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