Il caveau della ex banca diventa un rifugio anti-atomico: «Abbiamo richieste da mezzo mondo»
Muri spessi un metro e mezzo, filtri antiradiazioni e un'autonomia di un mese
L’ex caveau della sede torinese del Banco di Napoli, situato all’angolo tra Via Vittorio Alfieri e Via Arsenale, sarà trasformato in un bunker antiatomico dall’azienda torinese Vertico, fondata dieci anni fa da Andrea Delmastro ed Edoardo Follo. Per anni il caveau ha custodito i beni più preziosi, ma ora si prepara a una nuova vita come rifugio di ultima generazione.
Sicurezza e tecnologia all’avanguardia
L’intervento di riqualificazione manterrà intatte le solide pareti in calcestruzzo armato, spesse un metro e mezzo, senza demolizioni, ma integrando moderne tecnologie di protezione secondo rigidi standard svizzeri. Il progetto prevede porte blindate antiradiazione e un impianto di ventilazione autonomo dotato di filtri a carboni attivi NBC (nucleare, biologico, chimico), capace di purificare l’aria al 99,9% da particelle radioattive, virus e batteri.
Autonomia e comfort per un mese
Il bunker sarà dotato di uno spazio per lo stoccaggio dei beni di prima necessità, con autonomia elettrica e idrica che garantirà acqua potabile e funzionamento per un mese a beneficio di 12 persone. Gli ambienti interni saranno completamente personalizzabili, con cucine, zone living, camere matrimoniali e sistemi multimediali di ultima generazione.
Optional da sogno
Non mancheranno dotazioni futuristiche: anticamera di decontaminazione, serre idroponiche per la coltivazione di alimenti, area dedicata alle tute anti-radiazioni con maschere e filtri antigas, e persino un ascensore segreto che collega il bunker all’attico sovrastante. A completare il tutto, una cantinetta per vini con capacità fino a trenta bottiglie.
Interesse globale per un’innovazione italiana
Vertico dichiara di aver ricevuto richieste da investitori internazionali, dal Principato di Monaco agli Emirati Arabi, per uno dei pochi bunker di questo tipo in Italia. Mentre in Paesi come Finlandia e Svezia i rifugi antiaerei sono diffusi e spesso obbligatori nei nuovi edifici, in Italia il numero di bunker resta limitato.
Dal passato al futuro
La realtà italiana include bunker storici come quello sotterraneo di Villa Torlonia a Roma, oggi meta di visite guidate turistiche, e il milanese Buker Breda. Nel bresciano, invece, è in costruzione il primo villaggio bunker concepito come una micro-città sotterranea antiatomica, proiettata verso un futuro di sicurezza e innovazione.