Il Circo Martin condannato per maltrattamenti sugli animali

Di Redazione / 12 Aprile 2022

TEMPIO PAUSANIA, 12 APR – Quattro mesi di reclusione
– due in meno rispetto alla richiesta del pm – pagamento delle
spese processuali, risarcimento del danno in favore della Lav,
la Lega anti vivisezione, e provvisionale di 5mila euro. È la
condanna per maltrattamenti sugli animali che il Tribunale di
Tempio Pausania ha inflitto oggi ai titolari del Circo Martin,
Eusanio Martino e Adam Caroli. L’inchiesta era partita
nell’autunno 2014, quando il tendone fece tappa ad Arzachena, in
Gallura, e fu al centro di un caso nazionale, con il più grande
sequestro di animali da circo mai disposto ed eseguito in
Italia. I carabinieri, su disposizione della Procura, misero
sotto chiave tutti gli animali del Martin: un ippopotamo,
diversi cammelli e dromedari, una leonessa, zebre, cavalli,
bovini e pappagalli. Secondo le accuse, questi esemplari
venivano sottoposti a sevizie, comportamenti e fatiche
insopportabili, erano malnutriti e custoditi in condizioni
incompatibili con il benessere animale.
Al processo si è costituta parte civile la Lav, assistita
dall’avvocata Cinzia Tirozzi. Proprio alla Lega furono affidati
gli animali sequestrati, e ora l’associazione si dice
soddisfatta della sentenza. “Finalmente, a molti anni dai fatti,
possiamo in parte gioire per come si è conclusa questa
bruttissima vicenda – commenta il presidente Gianluca Felicetti
– Purtroppo le violenze messe in atto dal Circo Martin
rimarranno una ferita indelebile per tutti gli animali coinvolti
e sono solo uno dei molti casi in cui gli animali vengono
sfruttati in contesti anacronistici, atti al solo ‘divertimento’
di pochi, pochissimi cittadini, e che prevedono la violazione
strutturale delle necessità etologiche degli animali”. “Questa
condanna è giusta, anche se difficilmente proporzionata ai
fatti, che furono terribili – sottolinea il dirigente della Lav
– Un ulteriore monito a Parlamento e Governo per approvare prima
possibile la legge per prevenire questi comportamenti vietando
l’uso degli animali negli spettacoli, come già fatto da tanti
altri Paesi”.

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