Il figlio di Cecilia, travolta e uccisa dall'auto rubata da 4 ragazzini: «È omicidio». Ma la mamma di uno di loro: «Sono bambini»
La ricostruzione di quanto avvenuto a Milano accende nuove polemiche
«Non doveva succedere, non sarebbe dovuto succedere: morire travolta da un’auto rubata da quattro ragazzini che perdono il controllo non può essere liquidato come "sfortuna". Filippo Di Terlizzi, uno dei due figli di Cecilia De Actis falciata lunedì mattina in via Saponaro a Milano, ripete che «questa tragedia non è giustificabile con la sfortuna».
Parlando con il Corriere della Sera, Repubblica e la Stampa in maniera pacata ma ferma ha ribadito che «non possiamo stare in questa situazione. Mi sembra ci sia poca sicurezza». «Siamo dentro a un incubo», «nessuna caccia alle streghe, qui parliamo della sicurezza di tutti».
«Si tratta di un omicidio che non doveva esistere. Non voglio calcare la mano, e nemmeno giudicare l’operato del sindaco, ma non posso pensare che si ripeta» ha spiegato. «Quei bambini cresciuti nella delinquenza non dovevano stare lì» ha constatato.
Ma c'erano e hanno rubato un’auto, decidendo poi di farci un giro, creando una tragedia non solo per la famiglia di Cecilia ma anche per le loro. «E' dall’alba che piango per la signora e per mio figlio. Che posso dire? Non sono adulti, sono dei bambini» si è sfogata la mamma di uno dei quattro ragazzini con i giornalisti uscendo dal comando della polizia locale di via Pietro Custodi ieri mentre interrogavano i bambini per andare a prendere qualcosa da mangiare a un figlio più piccolo che aveva con sé.
E ha riferito che i bambini domenica sono tornati a casa alla sera tardi e solo dopo «hanno raccontato di questa tragedia, dell’incidente, di quello che è successo». «Se avessimo visto loro in auto - ha concluso - li avremmo fermati».
Ma la ricostruzione di quanto avvenuto lunedì a Milano conferma quello che fin da subito avevano svelato le telecamere di videosorveglianza: ad uccidere Cecilia è stato il gruppo di ragazzini, più bambini che adolescenti. Alla guida dell’auto, rubata domenica ad un turista francese ventenne, c'era un 13enne: ha perso il controllo dell’auto e dopo aver travolto la 71enne è finito in un 'area verde. I suoi tre compagni di viaggio sono ancora più giovani: i due amichetti hanno 12 anni e l'unica ragazzina presente, solo undici. Dopo lo schianto sono fuggiti, in direzione diversa, senza guardarsi indietro
Quando gli agenti della Polizia locale, comandati da Gianluca Mirabelli, li hanno rintracciati in un’area occupata da nomadi in via Selvanesco, si sono trovati davanti poco più che dei bambini. Hanno provveduto a identificarli compiutamente e affidato la loro sorte alla Procura dei Minori, dato che non sono imputabili perché non hanno compiuto 14 anni. Sono tutti italiani di etnia rom e ora i magistrati minorili dovranno affrontare con cautela i provvedimenti da chiedere al Tribunale dei minori: dal punto di vista civilistico potrebbero chiedere l'allontanamento dai genitori, ritenuti inadeguati, nel caso più grave; dal punto di vista penale, l’affidamento in comunità, qualora il minore dovesse essere giudicato socialmente pericoloso.
I magistrati dovranno comunque valutare caso per caso la loro condotta e responsabilità, anche se certamente la posizione più grave è quella del tredicenne che conduceva l’auto di cui ha perso il controllo, investendo l’anziana e sbalzandola da decine di metri.
La donna è morta poco dopo il suo arrivo in ospedale e i figli avevano lanciato un appello ai pirati della strada: "Costituitevi». I ragazzini non l’hanno fatto, ma gli agenti della Polizia locale hanno visionato le immagini dell’incidente, hanno riconosciuto le magliette colorate e sono risaliti al negozio in cui le avevano comperate. E lì hanno avuto immagini più nitide dei loro volti. La zona in cui si è verificata la tragedia è monitorata e gli investigatori non hanno impiegato molto tempo per arrivare in quell'accampamento nomade improvvisato di via Salvanesco.
Trovati i responsabili, la tragedia di via Saponaro ha innescato la polemica politica. " Se quanto riportato dai giornali rispondesse al vero, sarebbe pazzesco. Campo Rom da sgomberare subito, e poi radere al suolo, dopo anni di furti e violenze, pseudo «genitori» da arrestare e patria potestà da annullare. Sindaco Sala e sinistre, ci siete???» ha scritto sui social il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini e dopo di lui esponenti di tutto il centrodestra.